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Prevenzione e vaccino HPV: meno PAP test necessari

vaccino HPV

Secondo i risultati di uno studio, per le donne che hanno ricevuto il vaccino contro il papilloma virus umano (HPV) potrebbero essere sufficienti tre soli PAP test nel corso della vita, come misura preventiva per i tumori del collo dell'utero.

I ricercatori della Queen Mary University di Londra sostengono che tre PAP test eseguiti a 30, 40 e 55 anni di età sono in grado di offrire alle donne che hanno ricevuto il vaccino HPV gli stessi benefici dei 12 diversi screening ai quali vengono attualmente sottoposte in Inghilterra.

Lo studio, pubblicato nell'International Journal of Cancer, arriva prima di una revisione, in programma già da tempo, dei protocolli di prevenzione implementati dal sistema sanitario inglese.

Al momento, lo screening prevede la ricerca di anomalie nelle cellule della cervice che, senza controlli e senza trattamenti, possono trasformarsi in veri e propri tumori del collo dell'utero. La nuova proposta è quella di eseguire prima un test per rilevare la presenza di HPV e, solo in caso di test positivo, eseguire un PAP test per individuare eventuali anomalie cellulari.

Già a partire dal 2008, il sistema sanitario inglese NHS ha avviato una campagna di vaccinazione contro il papilloma virus nelle ragazze di età compresa fra i 12 e i 13 anni.

Al momento, il vaccino Gardasil offre protezione contro i tipi di HPV responsabili di oltre il 70% dei tumori del collo dell'utero e di oltre il 90% delle verruche genitali. Per godere di tutti i benefici della vaccinazione HPV, questa deve essere eseguita prima dell'infezione, per questo il vaccino viene somministrato alle ragazze prima che diventino sessualmente attive.

Lo studio della Queen Mary University sostiene che il vaccino HPV offre una protezione tale da richiedere un numero più basso di PAP test di screening nel corso della vita. Lo studio sottolinea anche che, per le donne che non hanno ricevuto il vaccino, sono sufficienti 7 PAP test preventivi nel corso della vita, cinque in meno di quelli attualmente previsti.

"Il nostro studio dimostra chiaramente che il programma di prevenzione dovrebbe essere personalizzato anche sulla base dello stato di vaccinazione contro il virus HPV", concludono gli autori.

 

Riferimenti:

Landy R., Windridge P., Gillman M.S., Sasieni P.D. — What cervical screening is appropriate for women who have been vaccinated against high risk HPV? a simulation study, International Journal of Cancer, edizione online del 11 ottobre 2017; doi:10.1002/ijc.31094

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