Inibitori JAK: nuova speranza per alopecia, eczema e vitiligine?
Gli inibitori delle janus kinasi (JAK) potrebbero essere una nuova alternativa di trattamento per condizioni come l'alopecia areata, l'eczema e la vitiligine.
Queste sostanze "cambieranno il modo in cui pensiamo e in cui ci approcciamo a questa branca della medicina", ha dichiarato il Dr. Brett King della Yale University di New Haven, nel Connecticut, da anni impegnato nella ricerca su questo tema.
Cinque anni fa l'agenzia americana per il farmaco FDA ha approvato due inibitori delle janus chinasi, ruxolitinib (Jakafi, Incyte) e tofacitinib (Xeljanz, Pfizer), per il trattamento dell'artrite reumatoide e dei disordini del midollo osseo. Tuttavia, le due sostanze non sono ancora state approvate per la terapia di malattie dermatologiche.
"Credo che saranno approvati a breve anche per queste indicazioni", ha detto il Dr. King, che prevede l'approvazione degli inibitori JAK per il trattamento dell'eczema nel giro di due anni e per il trattamento dell'alopecia areata nel giro di due-tre anni. "Per quanto riguarda la vitiligine, nel corso del prossimo anno cercheremo di dare il via a studi clinici di grandi dimensioni", ha aggiunto.
Tofacitinib e ruxolitinib hanno avuto discreto successo, ma la presentazione del Dr. King durante il congresso annuale della American Academy of Dermatology si è occupata del tofacitinib, perché, come spiega lo stesso Dr. King, "la terapia con ruxolitinib costa oltre 100.000 dollari l'anno, mentre tofacitinib ha un costo più contenuto".
Secondo il Dr. King, stanno emergendo sempre più prove a supporto della terapia con tofacitinib per l'alopecia areata. In un recente studio retrospettivo, 90 adulti con alopecia areata grave (perdita di capelli pari almeno al 40% della superficie del capo) sono stati trattati per un periodo compreso fra i 4 e 18 mesi con tofacitinib. Il 20% dei pazienti ha mostrato una ricrescita quasi totale dei capelli, il 58% ha mostrato una ricrescita parziale superiore al 50% e il 77% ha mostrato una ricrescita [1].
In uno studio retrospettivo condotto su adolescenti affetti da alopecia e in terapia con tofacitinib, il cambiamento medio del punteggio rispetto all'indice Severity of Alopecia Tool (SALT) è stato del 93% (media del 61%) in 9 dei 13 partecipanti, dopo una media di 6,5 mesi di trattamento [2]. Il Dr. King ha riferito che il farmaco è stato ben tollerato e che non si sono verificati eventi avversi gravi durante la terapia. "Tuttavia, va sottolineato che tofacitinib non produce miglioramenti nell'alopecia androgenetica e che non tutti i pazienti rispondono alla terapia", ha precisato il Dr. King, che ha elencato fra gli effetti collaterali anche eruzioni acneiche e aumento di peso.
In crescita sono anche le prove del potenziale degli inibitori JAK nella terapia dell'eczema. "Posso dire, sulla base della mia esperienza con pazienti affetti da dermatite atopica e trattati con tofacitinib orale, che il prurito scompare nel giro di ore o, al massimo, di giorni", ha dichiarato il Dr. King.
Uno studio randomizzato, in doppio cieco e controllato contro veicolo ha coinvolto 69 pazienti con dermatite atopica da lieve a moderata e ha mostrato che un unguento a base di tofacitinib è significativamente più efficace del veicolo (82% vs 30%) [3]. I ricercatori riferiscono che i primi miglioramenti sono comparsi già dal secondo giorno e i punteggi relativi al prurito hanno continuato a migliorare per tutte e 4 le settimane di trattamento.
Gli inibitori JAK si sono dimostrati efficaci anche contro la vitiligine: in uno studio su caso condotto su una donna sulla cinquantina affetta da vitiligine [4] è stata impiegata una terapia a base di tofacitinib orale al dosaggio di 5 mg a giorni alterni. Dopo 3 settimane, il dosaggio è stato aumentato a 5 mg/die. Dopo due mesi, "si è osservata una parziale ripigmentazione del volto e delle estremità superiori", scrivono gli autori. Dopo 5 mesi, "la ripigmentazione della fronte e delle mani è stata pressoché completa".
"I tempi di risposta e la ripigmentazione delle mani, spesso resistenti alla terapia, sono i risultati più interessanti emersi dallo studio", secondo gli autori.
Riferimenti:
Congresso annuale della American Academy of Dermatology (AAD), Abstract U086. Presentato il 6 marzo 2017.[1] Liu,Craiglow, Dai, King — Tofacitinib for the treatment of severe alopecia areata and variants: a study of 90 patients, JAMA Dermatology 2017, 76:22–28.
[2] Craiglow, Liu, King -Tofacitinib for the treatment of alopecia areata in adolescents, JAMA Dermatology 2017, 76:29–32.
[3] Bissonnette, Papp, Poulin, et al — Topical tofacitinib for atopic dermatitis: a phase IIa randomized trial, British Journal of Dermatology 2016, 175:902–911.
[4] Craiglow, King — Tofacitinib citrate for the treatment of vitiligo: a pathogenesis-directed therapy, JAMA Dermatology 2015, 151:1110–1112.