Capelli bianchi che riacquistano colore durante l'immunoterapia?
Un gruppo di ricercatori spagnoli riferisce che durante il trattamento con immunoterapia a base di inibitori PD-1 e PD-L1 è stata osservata una marcata ripigmentazione nei capelli dei pazienti.
Circa la metà dei pazienti trattati con inibitori PD-1 o PD-L1 ha mostrato cambiamenti cutanei da lievi a moderati nel corso della terapia. Tuttavia, mentre eruzioni, vitiligine e prurito sono piuttosto comuni, la ripigmentazione dei capelli non era mai stata documentata prima dell'articolo pubblicato nell'edizione online di JAMA Dermatolgoy del 12 luglio 2017.
"L'obiettivo principale del nostro studio era l'analisi e il monitoraggio degli eventi avversi cutanei nei pazienti con tumore al polmone trattati con inibitori PD-1", spiega la Dr.ssa Noelia Rivera del Hospital Universitari Germans Trias i Pujol di Badalona e della Universitat Autonoma de Barcelona. "Durante il follow-up abbiamo avuto modo di notare la ripigmentazione dei capelli bianchi di un gruppo di pazienti, un fenomeno che non ci aspettavamo di incontrare".
"Inizialmente si è trattato di un solo paziente, che ci ha chiesto se fosse possibile che la terapia avesse fatto riacquistare colore ai suoi capelli. In seguito abbiamo chiesto ad altri pazienti e questi ci hanno portato fotografie precedenti alla terapia per attestare il numero di capelli bianchi prima del trattamento. Confrontando le fotografie con la situazione al follow-up abbiamo cominciato a pensare che la ripigmentazione potesse essere un effetto collaterale del trattamento".
La Dr.ssa Rivera e colleghi riferiscono 14 casi di capelli bianchi che hanno riacquistato colore in una coorte di 52 pazienti con cancro al polmone, tutti coinvolti in uno studio prospettico sugli effetti cutanei della terapia con inibitori PD-1 e PD-L1. In tutti i casi osservati, i pazienti hanno riacquistato il loro precedente colore di capelli. Dodici pazienti sono stati trattati con nivolumab, uno con pembrolizumab e due con atezolizumab.
Tutti i pazienti con ripigmentazione dei capelli sono rimasti in terapia con una risposta parziale o con lo stabilizzarsi della malattia, ad eccezione di un paziente che è morto dopo quattro cicli di immunoterapia a causa della progressione della malattia.
La ripigmentazione è iniziata dalle regioni occipitale e temporale e si è poi estesa alle aree parietale e frontale. La maggior parte dei pazienti in cui non è stata osservata alcuna ripigmentazione non aveva capelli bianchi prima del trattamento.
"È la prima volta che un fenomeno del genere viene descritto in connessione ai trattamenti immunoterapici per il tumore al polmone", ha sottolineato la Dr.ssa Rivera. "Anzi, vorremmo ricordare che questo tipo di terapia può causare depigmentazione dei capelli e della cute quando viene usata per trattare il melanoma maligno. Nel quadro di una malattia differente (il cancro al polmone) abbiamo però osservato l'effetto opposto".
La Dr.ssa Rivera sottolinea che lo studio è ancora in corso e che non sono state ancora effettuate analisi statistiche sui dati raccolti: "La ripigmentazione dei capelli è un evento avverso dell'immunoterapia per il cancro al polmone che non ci aspettavamo di osservare e che alcuni pazienti potrebbero perfino considerare positivo. Il nostro obiettivo è quello di confermare che questo fenomeno sia un segnale indicativo di una buona prognosi per i pazienti trattati".
Riferimenti:
Rivera N., Boada A., Bielsa M., Fernández-Figueras M., Carcereny E., Moran M., Ferrándiz C. — Hair Repigmentation During Immunotherapy Treatment With an Anti–Programmed Cell Death 1 and Anti–Programmed Cell Death Ligand 1 Agent for Lung Cancer. JAMA Dermatology, edizione online del 12 luglio 2017; doi:10.1001/jamadermatol.2017.2106