In evidenza: Primo Incontro AITEB — Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino

L’Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino (AITEB) è nata due anni fa con…

Vitiligine e malattie autoimmuni

vitiligo autoimmune comorbidities

Secondo uno studio trasversale di recente pubblicazione, i pazienti con vitiligine sono spesso colpiti anche da altre patologie autoimmuni.

"La vitiligine è una malattia sistemica con molteplici comorbidità", ha spiegato il Dr. Iltefat Hamzavi del Henry Ford Hospital di Detroit, "ma il numero di pazienti affetti da vitiligine con disturbi neurologici e malattie infiammatorie è stato molto più alto di quanto ci aspettassimo".

La vitiligine, malattia con un'incidenza stimata compresa fra lo 0,5% e 1%, è caratterizzata da una perdita selettiva di melanociti e da una depigmentazione a chiazze che interessa la pelle e le mucose; per quanto riguarda la sua patogenesi, molte ipotesi puntano verso un forte ruolo giocato dall'autoimmunità.

Sulla base di una revisione manuale delle cartelle cliniche di quasi 1.100 pazienti affetti da vitiligine, il Dr. Hamzavi e colleghi hanno scoperto che il 19,8% presenta almeno una comorbidità autoimmune, mentre il 2,8% ne ha più di una; i dati sono stati pubblicati a novembre nell'edizione online del Journal of American Academy of Dermatology.

Fra i pazienti esaminati, le due malattie autoimmuni più comuni sono state le malattie a carico della tiroide (12,3% dei pazienti) e alopecia areata (3,8% dei pazienti). Altre malattie autoimmuni con significativo aumento dell'incidenza rispetto alla popolazione generale comprendono: lupus discoide, sindrome di Guillain-Barré, sclerodermia lineare, miastenia grave, anemia perniciosa, sindrome di Sjogren, e lupus eritematoso sistemico (LES).

Le pazienti con vitiligine avevano una maggiore prevalenza di comorbidità relative a malattie della tiroide rispetto ai pazienti di sesso maschile(18,5% vs 5,1%; p <0.001), ma non sono emerse altre differenze rilevanti tra i sessi. Inoltre, i pazienti con almeno una comorbidità autoimmune tendevano ad avere una vitiligine più estesa, rispetto a coloro che non avevano altre malattie autoimmuni.

"Questo è un punto a favore delle teorie che prevedono una patogenesi autoimmune della vitiligine", ha commentato il Dr. Hamzavi; "La maggior parte dei pazienti con vitiligine non svilupperà malattie autoimmuni, ma una minoranza significativa svilupperà ipotiroidismo, perciò i pazienti con vitiligine devono essere regolarmente sottoposti a screening per malattie della tiroide".

"Anche i tassi di altre malattie autoimmuni come l'alopecia areata, alcune malattie infiammatorie intestinali, la sindorme di Guillain Barré e il LES (lupus) sono stati osservati essere molto più alti di quanto ci si aspetterebbe", ha proseguito il Dr. Hamzavi, spiegando che, durante la valutazione da parte del medico o dello specialista, i pazienti dovrebbero essere interrogati sui possibili sintomi di questo tipo di malattie.

"Abbiamo bisogno di migliori trattamenti per la vitiligine, trattamenti che prendano di mira la causa della malattia", ha detto il Dr. Hamzavi, "e ci auguriamo che il nostro studio possa essere utilizzato da pazienti, medici e ricercatori a questo fine".

"Sono necessari studi prospettici sulla vitiligine, condotti con l'ausilio di un gruppo di controllo, per confermare l'effettivo valore dei risultati da noi ottenuti e per scoprire la sequenza di sviluppo di queste condizioni", concludono gli autori.

La Dr.ssa Katia Boniface, della Universite de Bordeaux in Francia, che non è stata coinvolta nello studio, ha condotto ampie ricerche sui meccanismi immunitari della vitiligine; la Dr.ssa Boniface ha commentato la pubblicazione dello studio dicendo: "È un interessante studio clinico, che supporta i risultati ottenuti da studi precedenti, dimostrando come una percentuale importante di pazienti con vitiligine presenti almeno un'altra malattia autoimmune".

"È interessante notare come i pazienti affetti da vitiligine con comorbidità autoimmuni abbiano un'età più avanzata di insorgenza e una più lunga durata della vitiligine", ha continuato la Dr.ssa Boniface.

Il Dr. Yen-Ta Chen del Taipei Veterans General Hospital di Taiwan, ha condotto ricerche simili in passato e ha così commentato lo studio: "Nel nostro studio, condotto sulla popolazione asiatica, la malattia autoimmune associata più comunemente alla vitiligine è risultata essere l'alopecia areata, non le patologie a carico della tiroide, come emerso dai dati sulla popolazione occidentale".

"Gli autori dello studio hanno operato anche una stratificazione dei risultati sulla base del profilo etnico e hanno scoperto che l'alopecia areata colpisce i pazienti bianchi meno dei pazienti neri. Le discrepanze collegate al profilo etnico esistono e confermano i risultati delle nostre precedenti ricerche". Anche il Dr Chen supporta un più intenso screening per comorbidità autoimmuni nei pazienti con vitiligine familiare o estesa.

Riferimenti:

Journal of the American Academy of Dermatology, edizione online 27 novembre; doi:http://dx.doi.org/10.1016/j.jaad.2015.08.063