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Azione collettiva giapponese contro il vaccino HPV

azione legale

Oggi in Giappone è stata presentata un'azione legale collettiva, contro i vaccini per il papilloma virus umano (HPV), usati per la prevenzione di numerosi tipi di cancro.

La causa è stata intentata contro il governo giapponese e contro i produttori del vaccino (GlaxoSmithKline, produttrice di Cervarix, e Merck & Co, produttrice di Gardasil).

L'azione è stata presentata da un gruppo di avvocati per conto di 63 querelanti (di età compresa fra i 15 e i 25 anni) che sostengono di aver sofferto di eventi avversi in seguito alla vaccinazione e che richiedono un risarcimento di almeno 15 milioni di yen (pari a circa 130.000 euro).ciascuno.

Secondo un articolo pubblicato nel Japan Times, i partecipanti all'azione collettiva dichiarano di soffrire di una vasta gamma di sintomi, inclusi emicrania, stanchezza cronica e limitata mobilità.

L'azione collettiva è stata intentata in quattro tribunali distrettuali, afferenti alle prefetture di Tokyo, Nagoya, Osaka e Fukuoka. In aggiunta al risarcimento, i querelanti chiedono che il governo giapponese istituisca una rete di supporto specialistica per aiutare i soggetti colpiti da questi effetti collaterali e chiedono che sia sovvenzionata la ricerca finalizzata a trovare una cura per i loro problemi.

"Questa causa legale mira a riportare in salute le vittime e ad assicurare loro una vita normale, chiarendo le responsabilità legali degli imputati", ha dichiarato l'avvocato Masumi MInaguchi in una conferenza stampa tenutasi a Tokyo. "Vogliamo evitare il ripetersi di eventi di questo tipo", ha proseguito il rappresentante legale dei querelanti. L'avvocato Minaguchi ha anche aggiunto che il numero di querelanti è destinato ad aumentare e che già altre 180 famiglie hanno richiesto consulenze in proposito.

I vaccini HPV sono stati introdotti in Giappone nel 2009 e i programmi di vaccinazione sono stati sovvenzionati prima dagli enti locali e poi direttamente dal governo centrale.

Nell'aprile del 2013, il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare si è pronunciato in favore della vaccinazione delle giovani di età compresa fra i 12 ed i 16 anni ed ha inserito la vaccinazione HPV nel piano di vaccinazione nazionale, rendendo il vaccino gratuito.

Tuttavia il Ministero ha ritirato il proprio appoggio pochi mesi dopo, nel giugno del 2013, dopo che i media giapponesi hanno cominciato a dare grande rilievo alle notizie riguardanti i casi di effetti collaterali dovuti alla vaccinazione.

Il quotidiano Japan Times ha riportato che, secondo i dati del MInistero, gli effetti collaterali della vaccinazione hanno interessato 2.945 donne (0.09%) su 3,39 milioni di donne vaccinate.

Un servizio televisivo in merito all'azione legale collettiva, trasmesso all'interno del programma "NHK World", spiega che i querelanti ritengono che il governo non avrebbe dovuto raccomandare e finanziare la vaccinazione senza avere garanzie sulla sua sicurezza.

Il servizio televisivo ha sottolineato come tanto il MInistero quanto la GlaxoSmithKline abbiano rifiutato di commentare l'azione legale collettiva, a differenza di Merck & Co che ha dichiarato: "presenteremo prove che dimostreranno come queste accuse siano infondate".

Nel corso della trasmissione è stato anche ricordato che il cancro della cervice è responsabili di oltre 3.000 morti all'anno nel solo Giappone e che l'incidenza di questo tipo di tumore fra le giovani donne è in aumento, un dato che sta causando grande preoccupazione tra gli esperti.

Gli esperti giapponesi in materia di Ostetricia e Ginecologia hanno presentato una petizione per la reintroduzione del programma di vaccinazione HPV in Giappone, sostenendo che gli attuali bassi tassi di vaccinazione potrebbero portare in futuro all'aumento dell'incidenza di tumori correlati al virus HPV.