Vaccino HPV sicuro anche per le donne con patologie autoimmuni
Secondo i risultati di uno studio di recente pubblicazione, le preoccupazioni circa la possibilità che le donne affette da patologie autoimmuni possano svilupparne di nuove a seguito della vaccinazione contro il papilloma virus umano sono infondate.
"È stato spesso suggerito che la somministrazione del vaccino potesse causare lo sviluppo di patologie autoimmuni", spiega l'autore principale dello studio, il Dr. Olof Grönlund, del Karolinska Institut di Stoccolma.
"Tuttavia, non abbiamo osservato alcun aumento del rischio di insorgenza di nuove patologie autoimmuni nelle donne con patologie autoimmuni preesistenti alle quali è stato somministrato il vaccino HPV quadrivalente", ha proseguito.
"I nostri risultati possono essere utili ai medici e alle associazioni che si occupano della sicurezza della vaccinazione HPV in questo segmento della popolazione", si legge nell'articolo pubblicato il 31 luglio nell'edizione online del Journal of Internal Medicine.
Lo studio osservazionale di coorte ha esaminato i dati provenienti da tutte le donne di età compresa tra i 10 ed i 30 anni con una diagnosi di malattia autoimmune, presenti in Svezia tra ottobre 2006 e dicembre 2012.
I soggetti della coorte, che comprendeva 70.265 donne, presentavano almeno una di 49 patologie autoimmuni e sono state vaccinate per mezzo del vaccino quadrivalente Gardasil o per mezzo del vaccino bivalente Cervarix. Il 63% dei soggetti ha concluso la vaccinazione e oltre il 25% ha ricevuto due dosi del vaccino.
Il gruppo di controllo era costituito da donne che non avevano ricevuto nessuno dei due vaccini HPV, per una coorte pari a 245.807 persone-anno nel periodo di follow-up dello studio.
Le donne che avevano ricevuto almeno una dose del vaccino quadrivalente rappresentavano una coorte pari a 7.848 persone-anno nel follow-up relativo al periodo di rischio predefinito (180 giorni dalla somministrazione di una dose di vaccino HPV).
Nella coorte esposta al vaccino, sono stati documentati 124 nuovi casi di patologia autoimmune nel periodo di rischio predefinito, per un tasso di 15,8 nuove diagnosi per 1.000 persone-anno.
Per contrasto, il tasso di nuove diagnosi fra le donne non vaccinate è stato di 22,1 nuove diagnosi per persone-anno.
Dopo aver corretto per le variabili più influenti, il tasso di insorgenza di patologie autoimmuni era più basso del 23% nelle donne esposte al vaccino rispetto a quelle non vaccinate, una differenza non significativa dal punto di vista statistico.
Riferimenti:
Journal of Internal Medicine, edizione online del 31 luglio 2016; doi:10.1111/joim.12535