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Lesioni vitiliginose indotte dall'esposizione al nitrito di amile

Vitiliginous-lesionsIl leucoderma chimico (o da contatto) è una condizione indotta dall'esposizione cutanea locale a sostanze chimiche o medicinali che sono tossici per melanociti e/o che koebnerize la vitiligine volgare preesistente.
I prodotti chimici noti per indurre il leucoderma sono i derivati del fenolo/catecolo (ad esempio l'idrochinone), i sulfidrili, gli agenti sensibilizzanti (es. il dibutilestere dell'acido squarico) e più recentemente è stato scoperto anche l'imiquimod. In questo articolo riportiamo il caso di un uomo di colore di 37 anni con il virus dell'immunodeficienza umana che ha sviluppato il leucoderma chimico nelle zone nasali e periorali dopo 4 settimane da quando si era rovesciato del nitrito di amile liquido (che l'uomo era solito inalare come droga) sulla parte inferiore della faccia.
Le regioni depigmentate sono state trattate con un regime bisettimanale di laser ad eccimeri da 308 nm, per un totale di 78 sessioni. Alla fine, è stata ottenuta più del 90% di ripigmentazione cutanea. Anche se le lesioni vitiliginose indotte dal nitrito di amile sono rare, in questo articolo vogliamo discutere i potenziali meccanismi di ipopigmentazione indotti dagli agenti chimici e le opzioni terapeutiche per il leucoderma chimico.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Vitiliginous lesions induced by amyl nitrite exposure.

Rivista: Vine K, Meulener M, Shieh S, Silverberg NB.

Autori: Cutis. 2013 Mar;91(3):129-36.

Affiliazioni:Department of Dermatology, St. Luke's-Roosevelt Hospital Center, New York, NY , USA.

Abstract:
Chemical (or contact) leukoderma is a condition induced by local cutaneous exposure to chemicals or medicaments that are toxic to melanocytes and/or koebnerize preexisting vitiligo vulgaris. Chemicals known to induce leukoderma include phenol/catechol derivatives (eg, hydroquinone), sulfhydryls, contact sensitizing agents (eg, squaric acid dibutylester), and more recently imiquimod, among others. We report the case of a 37-year-old black man with human immunodeficiency virus who developed chemical leukoderma in the nasal and perioral areas within 4 weeks of spilling liquid amyl nitrite, which he had been inhaling as a recreational drug, on his lower face. The depigmented regions were treated with a biweekly regimen of 308-nm excimer laser treatment for a total of 78 sessions. More than 90% cutaneous repigmentation was achieved. Amyl nitrite-induced vitiliginous lesions are rare. We also discuss potential mechanisms of hypopigmentation from chemical agents and therapeutic options for chemical leukoderma.