In evidenza: Primo Incontro AITEB — Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino

L’Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino (AITEB) è nata due anni fa con…

Melasma: meglio la terapia medica o il laser non ablativo?

Studio clinico di efficacia a confronto fra la terapia topica triplice e laser frazionato non-ablativo a 1550 nm

Il trattamento del melasma è da sempre considerato un difficile argomento per la scienza dermatologica ed estetica. La terapia considerata migliore in assoluto rimane, ad oggi, la cosiddetta “terapia topica triplice” quella incentrata su una crema a base di 3 principi attivi: isotretinoina, idrochinone e triamcinolone acetonide.

Uno studio pilota olandese pubblicato sul Journal of American Academy of Dermatology  ha messo a confronto l’efficacia del laser non ablativo frazionato a 1550 nanometri contro la terapia topica triplice su 20 donne con melasma considerato fra moderato e severo.

La crema veniva applicata giornalmente per 8 settimane, mentre le sedute di laser venivano effettuate ogni 2 settimane per un totale di 4 volte. La misurazione del risultato veniva effettuata grazie al “Phisician Global Assessment” (PGA) alla 3° settimana, al terzo mese, e a sei mesi dalla fine dei trattamenti.

L’utilizzo di questo laser è risultato sicuro anche in pazienti con fototipo cutaneo scuro, ed i pazienti sottoposti a questo laser erano più soddisfatti di quelli sottoposti alla crema topica riguardo agli effetti collaterali acuti.

Da un punto di vista di efficacia, il laser e la terapia topica si sono assestati su livelli statisticamente simili, dunque di pari efficacia.

E’ comunque importante sottolineare l’alta percentuale di recrudescenza a 6 mesi per entrambe le tecniche. Inoltre gli autori asseriscono che un miglior settaggio del laser ed un miglioramento della tecnica in generale potrebbe in futuro far prevalere questa tecnica rispetto alla triplice crema.

tudio clinico di efficacia a confronto fra la terapia topica triplice e laser frazionato non-ablativo a 1550 nm

Il trattamento del melasma è da sempre considerato un difficile argomento per la scienza dermatologica ed estetica. La terapia considerata migliore in assoluto rimane, ad oggi, la cosiddetta “terapia topica triplice” quella incentrata su una crema a base di 3 principi attivi: isotretinoina, idrochinone e triamcinolone acetonide.

Uno studio pilota olandese pubblicato sul Journal of American Academy of Dermatology  ha messo a confronto l’efficacia del laser non ablativo frazionato a 1550 nanometri contro la terapia topica triplice su 20 donne con melasma considerato fra moderato e severo.

La crema veniva applicata giornalmente per 8 settimane, mentre le sedute di laser venivano effettuate ogni 2 settimane per un totale di 4 volte. La misurazione del risultato veniva effettuata grazie al “Phisician Global Assessment” (PGA) alla 3° settimana, al terzo mese, e a sei mesi dalla fine dei trattamenti.

L’utilizzo di questo laser è risultato sicuro anche in pazienti con fototipo cutaneo scuro, ed i pazienti sottoposti a questo laser erano più soddisfatti di quelli sottoposti alla crema topica riguardo agli effetti collaterali acuti.

Da un punto di vista di efficacia, il laser e la terapia topica si sono assestati su livelli statisticamente simili, dunque di pari efficacia.

E’ comunque importante sottolineare l’alta percentuale di recrudescenza a 6 mesi per entrambe le tecniche. Inoltre gli autori asseriscono che un miglior settaggio del laser ed un miglioramento della tecnica in generale potrebbe in futuro far prevalere questa tecnica rispetto alla triplice crema.