Ruolo della vitamina D nella melanogenesi con particolare riguardo alla vitiligine
La vitiligine è un comune disordine della pigmentazione causata dalla distruzione dei melanociti funzionali. La vitamina D è un ormone essenziale sintetizzato dalla pelle ed è responsabile della sua pigmentazione. Nei pazienti con vitiligine e in quelli che soffrono di altre malattie autoimmuni, sono stati trovati bassi livelli di vitamina D.
Pertanto, il rapporto tra la vitamina D e la vitiligine deve essere studiato più a fondo.
Per questo motivo, abbiamo riesaminato la letteratura disponibile fino ad oggi riguarte il ruolo della vitamina D nella pigmentazione della pelle.
La nostra revisione ha messo in evidenza che la carenza di vitamina D è tipica di molte condizioni tra cui la nascita prematura e dismatura, l'alterata pigmentazione della pelle, l'obesità, l'età avanzata e il malassorbimento.
Attraverso il suo effetto anti-apoptotico, la vitamina D aumenta la melanogenesi e il contenuto di tirosinasi nei melanociti umani in coltura.
Tuttavia, nei melanociti, sono stati segnalati anche alcuni effetti inibitori sulla crescita.
La vitamina D regola il metabolismo del calcio e dell'osso, controlla la proliferazione e la differenziazione cellulare ed esercita attività immunomodulanti: in particolare esercita il suo effetto attraverso un recettore nucleare.
L'applicazione topica della vitamina D aumenta il numero di melanociti positivi per l'L-3,4-diidrossifenilalanina e, inoltre, sempre l'applicazione topica di vitamina D produce risultati significativi quando usata in combinazione con la fototerapia e l'esposizione ultravioletta nel trattamento della vitiligine.
La vitamina D riduce l'espressione di diverse citochine che causano vitiligine.
In conclusione, l'applicazione della vitamina D può aiutare a prevenire la distruzione dei melanociti causando la vitiligine e altre malattie autoimmuni.
Crediamo comunque che debba essere studiata più a fondo l'associazione tra i bassi livelli di vitamina D e l'insorgenza della vitiligine o di altre forme di autoimmunità.
Storia della pubblicazione:
Titolo: The role of vitamin D in melanogenesis with an emphasis on vitiligo
Rivista: Indian J Dermatol Venereol Leprol. 2013 Nov-Dec;79(6):750-8. doi: 10.4103/0378-6323.120720.
Autori: Alghamdi K, Kumar A, Moussa N.
Affiliazioni:Department of Dermatology; Vitiligo Research Chair, College of Medicine, King Saud University, Riyadh, Saudi Arabia.
Abstract:
Vitiligo is a common pigmentary disorder caused by the destruction of functional melanocytes. Vitamin D is an essential hormone synthesized in the skin and is responsible for skin pigmentation. Low levels of vitamin D have been observed in vitiligo patients and in patients with other autoimmune diseases. Therefore, the relationship between vitamin D and vitiligo needs to be investigated more thoroughly. We reviewed the literature to date regarding the role of vitamin D in skin pigmentation. Our review revealed that vitamin D deficiency has been identified in many conditions, including premature and dysmature birth, pigmented skin, obesity, advanced age, and malabsorption. Vitamin D increases melanogenesis and the tyrosinase content of cultured human melanocytes by its antiapoptotic effect. However, a few growth-inhibitory effects on melanocytes were also reported. Vitamin D regulates calcium and bone metabolism, controls cell proliferation and differentiation, and exerts immunoregulatory activities. Vitamin D exerts its effect via a nuclear hormone receptor for vitamin D. The topical application of vitamin D increased the number of L-3,4-dihydroxyphenylalanine-positive melanocytes. The topical application of vitamin D yields significant results when used in combination with phototherapy and ultraviolet exposure to treat vitiligo in humans. Vitamin D decreases the expression of various cytokines that cause vitiligo. In conclusion, application of vitamin D might help in preventing destruction of melanocytes thus causing vitiligo and other autoimmune disorders. The association between low vitamin D levels and the occurrence of vitiligo and other forms of autoimmunity is to be further evaluated.