In evidenza: Primo Incontro AITEB — Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino

L’Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino (AITEB) è nata due anni fa con…

Possono le tetracicline e l'eritromicina esercitare un effetto antiacne inibendo la degradazione dell'acido retinoico mediata da P450?

antiacne-effectsPer decenni, si è creduto che l'acido retinoico (RA) fosse l'opzione terapeutica più potente nella terapia dell'acne e, a lungo, si è discusso il possibile ruolo dell'omeostasi alterata dei retinoidi endogeni nel contesto della patogenesi dell'acne. Oltre ai retinoidi, anche gli antibiotici come le tetracicline o l'eritromicina sono ben conosciuti nella farmacoterapia dell'acne.

Le prove cliniche a sostegno della presenza di comuni vie molecolari sono state rivolte sia verso RA che verso gli antibiotici antiacne: tuttavia, non è stato ancora identificato il “denominatore comune” tra questi agenti, molto diversi dal punto di vista chimico. È interessante notare come le tetracicline siano associate con l'insorgenza dello pseudotumor cerebri, un raro effetto collaterale neurologico altrimenti associato con l'intossicazione da retinoidi o l'esposizione ad RA. Questa associazione a livello clinico, suggerisce un'interazione tra le tetracicline e la segnalazione di RA endogeno. Poiché l'eritromicina non attraversa la barriera ematoencefalica, non ci aspettiamo effetti collaterali a livello del SNC, anche se questo non esclude una possibile interazione locale dell'eritromicina con il metabolismo dell'RA endogeno nella pelle. Ipotesi Ipotizziamo che le tetracicline e l'eritromicina possano inibire localmente il metabolismo dell'RA endogeno nella pelle e che questo possa mimare l'azione terapeutica di RA.

Risultati
Questa ipotesi facilmente verificabile suggerisce un'inibizione del metabolismo dell'RA endogeno e l'amplificazione della via di segnalazione dell'RA endogeno come meccanismo alla base delle azioni biochimiche degli antibiotici nella terapia dell'acne. L'ulteriore chiarimento di queste interazioni potrà, in definitiva, migliorare la nostra comprensione della terapia e della patogenesi dell'acne, ma potrà anche fornire le basi scientifiche per lo sviluppo di nuovi composti terapeutici.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Do tetracyclines and erythromycin exert antiacne effects by inhibition of P450- mediated degradation of retinoic acid?

Rivista: Experimental Dermatology. doi: 10.1111/exd.12358

Autori: Julian Hellmann-Regen, Irmelin Herzog, Norina Fischer, Isabella Heuser e Francesca Regen

Affiliazioni:Clinical Neurobiology, Dept. of Psychiatry, Charité, Berlin, Germany

Abstract:
Background For decades, retinoic acid (RA) is known as the most potent therapeutic option in the therapy of acne and altered homeostasis of endogenous retinoids has been discussed in the context of acne pathogenesis. Besides retinoids, antibiotics such as tetracyclines or erythromycin are well-established in acne pharmacotherapy. Accumulating evidence points towards common molecular pathways being targeted by both, RA and antiacne antibiotics, however, a precise “common denominator” connecting these chemically diverse antiacne agents has not yet been identified. Interestingly, tetracyclines are associated with the occurrence of pseudotumor cerebri, a rare neurological side effect otherwise associated with retinoid intoxication or RA exposure. This association at the clinical level suggests an interaction between tetracyclines and endogenous RA signaling. As erythromycin does not cross the blood brain barrier, CNS side effects are not to be expected, yet not precluding a possible local interaction of erythromycin with endogenous RA metabolism in the skin. Hypothesis We hypothesize tetracyclines and erythromycin to locally inhibit endogenous RA metabolism in the skin and thus mimic therapeutic action of RA. Relevance This readily testable hypothesis suggests inhibition of endogenous RA metabolism and amplification of endogenous RA signaling as a mechanism underlying the biochemical actions of antibiotics in acne therapy. Elucidation of such interactions may ultimately enhance our understanding of acne therapy and pathogenesis and may yield a sound, scientific basis for hypothesis-driven development of novel therapeutic compounds.