La radioterapia postoperatoria nei tumori del cavo orale
La radioterapia adiuvante postoperatoria aumenta la sopravvivenza, soprattutto in pazienti di giovane età con carcinoma a cellule squamose (SCC) T2N1 del cavo orale e orofaringeo.
"I risultati di questo studio suggeriscono che la radioterapia postoperatoria dovrebbe essere impiegata nei pazienti con tumori T2N1, anche in assenza di caratteristiche avverse", ha commentato il Dr. Vasu Divi.
Come si legge nell'articolo pubblicato il 10 novembre nell'edizione online di JAMA Otolaryngology-Head and Neck Surgery, il Dr. Divi dello Stanford University Medical Center di Palo Alto, e colleghi hanno effettuato una revisione dei dati provenienti dal National Squamous Cell Carcinoma Database per il periodo compreso fra il 2004 e il 2013.
Tra i criteri di esclusione: radioterapia neoadiuvante, qualsiasi tipo di chemioterapia e di trattamento palliativo.
La radioterapia adiuvante postoperatoria è stata impiegata in 740 pazienti con SCC del cavo orale su un totale di 1467 (50,4%) e in 449 pazienti con SCC del cavo orofaringeo su 790 (56,8%).
Dopo aver corretto per fattori come le caratteristiche fisiopatologiche, nei pazienti con pN1 senza caratteristiche avverse la radioterapia adiuvante postoperatoria è risultata associata ad un miglioramento della sopravvivenza tanto per SCC del cavo orale (rapporto di rischio 0,76) che del cavo orofaringeo (odds ratio 0,62).
Questa associazione persiste anche in pazienti di età inferiore ai 70 anni, tanto per SCC del cavo orale (rapporto di rischio 0,77) che per del cavo orofaringeo (0,48). I valori corrispondenti per i soggetti con pT2 sono stati di 0,64 e 0,56.
La situazione è stata diversa per i soggetti di 70 anni o più (rapporto di rischio 0,78) o con malattia pT1 (rapporto di rischio 0,80), tuttavia i ricercatori sottolineano la scarsa disponibilità di dati relativi alla tolleranza e all'efficacia della radioterapia adiuvante nei pazienti d'età avanzata".
Gli autori dello studio fanno notare come per i pazienti con SCC del cavo orale, le linee guida redatte dal National Comprehensive Cancer Network (NCCN) già raccomandino il ricorso alla radioterapia adiuvante postoperatoria, mentre per i pazienti con SCC del cavo orofaringeo questo tipo di radioterapia non è più consigliato. I risultati dello studio, aggiungono gli autori, "suggeriscono di continuare a monitorare gli effetti di questo cambiamento nelle linee guida diffuse dal NCCN".
Riferimenti:
Chen M., Harris J. et al — "Association of Postoperative Radiotherapy With Survival in Patients With N1 Oral Cavity and Oropharyngeal Squamous Cell Carcinoma", JAMA Otolaryngology-Head and Neck Surgery, edizione online del 10 novembre 2016; doi:10.1001/jamaoto.2016.3519