Psoriasi: prime linee guida per gli screening pediatrici
Le prime linee guida sui protocolli di screening delle comorbidità nei bambini con psoriasi sono state pubblicate congiuntamente dalla Pediatric Dermatology Research Alliance e dalla National Psoriasis Foundation.
"Queste raccomandazioni, basate principalmente sul consenso della comunità medica, forniscono un punto di partenza per gli screening delle comorbidità legate alla psoriasi. Man mano che gli studi scientifici chiariranno alcuni aspetti dei rischi legati a queste comorbidità nei bambini, saremo in grado di stratificare maggiormente gli screening necessari (ad esempio, per età, sottotipo o severità della malattia)", scrivono gli autori. "Si tratta inoltre di uno strumento fondamentale per valutare l'efficacia della prevenzione e degli interventi proattivi nel contrastare l'insorgere di future complicazioni".
La Dr.ssa Emily Osier, del dipartimento di Dermatologia della Eastern Virginia Medical School di Norfolk, e colleghi hanno pubblicato la dichiarazione di consenso nell'edizione online del 17 maggio di JAMA Dermatology.
La psoriasi si sviluppa durante l'infanzia in quasi un terzo dei pazienti e le linee guida sono rivolte alle figure professionali che si occupano della cura di questi pazienti: medici di famiglia, dermatologi e altri specialisti pediatrici. Le raccomandazioni sottolineano la necessità di screening regolari e di interventi tempestivi per le comorbidità associate alla psoriasi pediatrica.
"I pediatri potrebbero non essere a conoscenza del corpus di letteratura medica dedicato alle comorbidità della psoriasi. Anche perché negli adulti le problematiche di salute associate alla psoriasi sono maggiormente visibili: maggiori tassi di infarto miocardico, diabete, ipertensione, iperlipidemia, artrite, obesità, sindrome metabolica e disfunzioni epatiche", scrive il Dr. Lawrence Eichenfield, autore principale.
Il Dr. Eichenfield, professore di Dermatologia e Pediatria presso la University of San Diego School of Medicine, spiega: "Quando ci occupiamo di bambini e adolescenti con psoriasi, è importante valutare i fattori di rischio che potrebbero esporli a rischi maggiori da adulti. Identificando questi rischi nell'infanzia potremmo essere in grado di minimizzare il loro impatto sulla salute in età adulta".
Le raccomandazioni sottolineano la necessità da parte dei medici di base, dei dermatologi e degli altri medici che si occupano di bambini con psoriasi di "approcciare la psoriasi come una malattia dalla manifestazione dermatologica ma dal carattere sistemico". I medici dovrebbero assicurarsi che i pazienti vengano regolarmente sottoposti a screening per le comorbidità e dovrebbero informarli sui rischi ai quali sono esposti".
Sebbene la letteratura medica abbia ancora molte lacune, le linee guida sono state pubblicate per fornire un approccio alla prevenzione in età pediatrica che possa identificare e bilanciare i fattori di rischio e prevenire le malattie in età adulta.
Nel novembre 2016 FDA ha approvato etanercept (Enbrel, Amgen, Inc), il primo biologico specificamente approvato per il trattamento della psoriasi pediatrica, e secondo il Dr. Eichenfield nei prossimi anni saranno approvati molti altri farmaci biologici per la psoriasi pediatrica.
Il processo di redazione delle linee guida ha coinvolto esperti provenienti da diversi campi specialistici, fra cui pediatria, dermatologia pediatrica, endocrinologia, reumatologia pediatrica, gastroenterologia pediatrica e cardiologia (inclusa la cardiologia preventiva). Il gruppo di esperti si è servito dell'archivio PubMed per individuare studi in inglese pubblicati fra il gennaio 1999 e il dicembre 2015, individuando 153 studi, 26 dei quali riguardavano pazienti pediatrici.
Visto il numero limitato di studi pediatrici, il pannello di esperti ha classificato le raccomandazioni come di livello C, ossia basate sul consenso medico, sulle pratiche cliniche più diffuse, nonché su dati clinici, opinioni e studi su caso.
Secondo il Dr. Eichenfield è fondamentale che i medici siano informati sulle possibili comorbidità legate alla psoriasi pediatrica. Ad esempio, sia la lettura medica pediatrica che quella relativa agli adulti ha dimostrato che i soggetti obesi hanno più probabilità di avere la psoriasi, rispetto ai soggetti normopeso. Se l'obesità, in quanto fattore pro-infiammatorio, aumenti il rischio di psoriasi non è ancora chiaro, tuttavia, l'obesità aumenta i rischi per la salute dei pazienti con psoriasi, intensificando il rischio al livello cardiaco, epatico, metabolico e di salute generale.
Le linee guida evidenziano anche altre comorbidità: gli adulti con psoriasi grave sono esposti a un maggiore rischio di infarto miocardico e i medici dovrebbero valutare attentamente questo rischio nei pazienti pediatrici che si avvicinano all'età adulta. Allo stesso modo, i medici dovrebbero essere al corrente del rischio di artrite psoriasica e delle strategie per minimizzare il suo impatto sulla qualità della vita dei pazienti. Fra le comorbidità, le linee guida citano anche depressione, ansia e una ridotta qualità della vita, sottolineando come i bambini con psoriasi possano avere difficoltà emotive, scolastiche e sociali e come essi siano più frequentemente oggetto di bullismo.
Riferimenti:
"Pediatric Psoriasis Comorbidity Screening Guidelines", JAMA Dermatology, edizione online del 17 maggio 2017; doi:10.1001/jamadermatol.2017.0499