In evidenza: Primo Incontro AITEB — Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino

L’Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino (AITEB) è nata due anni fa con…

Risultati a lungo termine dell'idrossiclorochina per i pazienti con Lupus Eritematoso Discoide

Discoid-Lupus-ErythematosusLa terapia orale di prima linea raccomandata per il Lupus Eritematoso Discoide (DLE) è l'antimalarico idrossiclorochina. Per quello che sappiamo, non è stata pubblicata ancora alcuna informazione riguardo la risposta a lungo termine (vale a dire oltre 6 mesi) del DLE all'idrossiclorochina.
Obiettivo
Descrivere la risposta clinica a lungo termine del DLE all'idrossiclorochina dopo 6 mesi di utilizzo.
Metodi
È stato condotto uno studio multicentrico, retrospettivo e di coorte tra i pazienti con DLE che avevano ricevuto il trattamento all'idrossiclorochina. Tutti i pazienti sono stati ingaggiati e intervistati da un singolo ricercatore e anche la risposta all'idrossiclorochina è stata valutata dalla stessa persona attraverso una revisione retrospettiva delle note del caso e utilizzando un protocollo specifico.
Risultati
Sono stati inclusi nello studio 200 pazienti con DLE (F:M — 4:1) con un'età media alla diagnosi di 40 anni (range 16-81) e un follow-up medio di 8 anni (range 0.5-37). È stata registrata una risposta clinica adeguata alla idrossiclorochina in 91 pazienti (45.5%), ma non si è verificata alcuna risposta in 85 pazienti (42.5%). La restante parte dei pazienti ha avuto solo una risposta parziale o si è ritirata dallo studio a causa della tossicità, e altri ancora sono risultati inclassificabili. È importante sottolineare che, tra i soggetti che hanno risposto all'idrossiclorochina entro i primi 6 mesi di utilizzo, quasi 1 su 5 alla fine ha perso la sua risposta dopo un intervallo medio di 2 anni, nonostante la continua somministrazione del farmaco. Spesso poi questi pazienti sono riusciti a riprendere il controllo della malattia, soprattutto se trattati con una combinazione di idrossiclorochina e mepacrina. Tra coloro che non hanno risposto all'idrossiclorochina entro i primi 6 mesi della terapia, quasi 1 su 10 avrebbe potuto rispondere se la somministrazione fosse stata continuata per almeno 2 anni. I restanti non-responder hanno dovuto assumere frequentemente i corticosteroidi orali.
Conclusioni
In questa coorte di pazienti con DLE, la risposta clinica all'idrossiclorochina si è verificata in meno del 50% dei pazienti. I non-responder all'idrossiclorochina hanno necessitato frequentemente di steroidi orali così da tenere sotto controllo la malattia. Questi risultati meritano ulteriori indagini attraverso uno studio prospettico multicentrico che utilizzi una scala validata dell'attività della malattia.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Long-term outcomes to hydroxychloroquine in patients with Discoid Lupus Erythematosus

Rivista: British Journal of Dermatology. doi: 10.1111/bjd.12378

Autori: S. Wahie, S.J. Meggitt

Affiliazioni:Institute of Cellular Medicine, Newcastle University, Newcastle upon Tyne Department of Dermatology, Royal Victoria Infirmary, Newcastle upon Tyne

Abstract:
Background The recommended first-line oral therapy for Discoid Lupus Erythematosus (DLE) is the antimalarial hydroxychloroquine. To the best of our knowledge, there is no published information regarding the long-term (i.e. > 6 months) response of DLE to hydroxychloroquine in clinical practice. Objective To describe the long-term clinical response of DLE to hydroxychloroquine after 6 months of use. Methods A multi-centre retrospective cohort study was conducted in patients with DLE who had received treatment with hydroxychloroquine. All patients were recruited and interviewed by a single investigator and response to hydroxychloroquine assessed by the same individual through a retrospective review of casenotes using a specified protocol. Results A total of 200 patients with DLE were recruited (F:M — 4:1) with a median age at diagnosis of 40 years (range 16-81) and median follow-up of 8 years (range 0.5-37). An adequate clinical response to hydroxychloroquine was recorded in 91 patients (45.5%) but non-response occurred in 85 patients (42.5%). The remainder of patients either had partial response or withdrew from therapy due to toxicity or were unclassifiable. Importantly, of those individuals that did respond to hydroxychloroquine within the first 6 months of use, almost 1 in 5 eventually lost their response, despite continued administration, after a median interval of 2 years. These patients often regained disease control if treated with a combination of hydroxychloroquine and mepacrine. Of those that did not respond to hydroxychloroquine within the first 6 months of use, almost 1 in 10 became eventual responders either after continued administration for upto 2 years or when rechallenged on hydroxchloroquine. The remaining non-responders relied frequently on oral corticosteroid. Conclusions In this cohort of patients with DLE, long-term clinical response to hydroxychloroquine occurred in less than 50% of patients. Non-responders to hydroxychloroquine frequently required oral steroid to achieve disease control. These findings merit further investigation through a multi-centre prospective study using a validated disease activity measure.