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MIA nella diagnostica e nella terapia del melanoma — una piccola proteina che diventa grande

small-protein-is-looming-largeIl melanoma maligno è un tumore altamente aggressivo con una prognosi infausta dopo insorgenza di metastasi.
Precedentemente, avevamo dimostrato che la proteina con attività inibitoria del melanoma (MIA) era coinvolta nel meccanismo di immunosoppressione e delle metastasi del melanoma maligno.
Recentemente, abbiamo anche stabilito che MIA rappresenta un bersaglio terapeutico per inibire la diffusione metastatica del melanoma.

Pertanto, con questo studio abbiamo voluto dimostrare che l'inibizione di MIA da parte di un peptide sintetico, in un modello murino di melanoma maligno, diminuisce sia il numero di metastasi che l'immunosoppressione. Per controllare la recidiva dopo resezione chirurgica di una lesione primaria, è fondamentale disporre degli strumenti diagnostici che siano in grado di rilevare una ricaduta, questo perché il melanoma ha un forte potenziale metastatico.
In particolare, il follow-up di questo studio è stato mantenuto con riesami periodici.
Inoltre, a causa dei costi elevati e dell'esposizione alle radiazioni, se possibile sono stati evitati gli esami radiologici.

In questa recensione ci siamo concentrati sull'analisi quantitativa della proteina MIA come strumento prognostico, anche perché si è dimostrata un utile marcatore sierico per documentare la progressione del melanoma maligno.
L'esame che serve per quantificare MIA è eseguito facilmente attraverso un kit ELISA e le comuni attrezzature laboratoristiche.
Poiché l'analisi dei livelli sierici di MIA in combinazione con altri marcatori come S100B migliora il valore prognostico, riteniamo che la quantificazione di MIA nel siero (insieme agli altri indicatori) debba essere eseguita come standard generale di cura nei pazienti a rischio di sviluppare il melanoma metastatico.

Storia della pubblicazione:

Titolo: MIA in melanoma diagnostics and therapy — a small protein is looming large

Rivista: Experimental Dermatology. doi: 10.1111/exd.12281

Autori: Alexander Riechers, Anja Katrin Bosserhoff

Affiliazioni:Institute of Pathology, University of Regensburg, Germany

Abstract:
Malignant melanoma is a highly aggressive cancer with a very poor prognosis after the onset of metastasis. We have previously demonstrated that the protein melanoma inhibitory activity (MIA) is involved in the metastasis of and immunosuppression in malignant melanoma. Recently, we further established MIA as a therapeutic target to inhibit metastatic spread in malignant melanoma. We could show that an inhibition of MIA by a synthetic peptide decreased both the number of metastases as well as immunosuppression in a murine model of malignant melanoma. To control recurrence after surgical resection of a primary lesion, it is paramount to have diagnostic tools available that can detect a relapse due to the strong metastatic potential of melanoma. This follow up is maintained with periodic re-examinations. Due to high cost and the associated radiation exposure, radiology examinations are avoided if possible. The analysis of prognostic markers in patient serum is therefore attractive. In this review, we focus on the quantitative analysis of the MIA protein as a prognostic tool because it has proven to be a useful serum marker for documenting disease progression of malignant melanoma. The MIA quantification assay itself is readily performed using an ELISA kit and common laboratory equipment. Because analyzing MIA serum levels in combination with other established markers such as S100B improves their prognostic value, we feel that the quantification of MIA in the serum, among other markers, should be performed as a general standard of care in patients at risk of developing metastatic melanoma.