In evidenza: Primo Incontro AITEB — Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino

L’Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino (AITEB) è nata due anni fa con…

Effetti immediati e prolungati dell'esposizione del fattore naturale di idratazione dello strato corneo al lauril-solfato di sodio

sodium-lauryl-sulphIl fattore naturale idratante (NMF) serve come umettante primario dello strato corneo (SC) ed è costituito principalmente da amminoacidi e derivati igroscopici che assorbono l'umidità. È stato dimostrato che la distruzione della barriera cutanea influenza in modo diverso e specifico i vari componenti dell'NMF, anche se non sono state ancora esaminate le cinetiche di ripristino dell'NMF a seguito di perturbazione. In questo lavoro abbiamo studiato l'impatto della distruzione della barriera — causata dall'esposizione ad un surfattante — su un sottoinsieme di componenti dell'NMF immediatamente dopo l'esposizione e dopo 10 giorni dall'esposizione stessa.

Metodi
I volontari hanno portato dei cerotti contenenti o lauril solfato di sodio (SLS) all'1% w/v o acqua distillata: i cerotti sono stati applicati per 24 h sugli avambracci. Sono state ottenute le misurazioni della perdita transepidermica di acqua, dell'eritema, del contenuto di acqua, lipidi e sottoinsiemi di NMF dello strato corneo dagli avambracci di entrambi i lati: i dati sono stati registrati prima del trattamento, il giorno di rimozione del cerotto e dopo 1, 2, 3, 6 e 10 giorni dal trattamento.

Risultati
Le componenti più misurate di NMF sono diminuite a seguito dell'esposizione a SLS. Si sono verificate delle eccezioni per quanto riguarda l'aumento del lattato, dell'ornitina e dell'urea, mentre non ci sono state differenze nei livelli di prolina. Nei giorni successivi all'esposizione, si sono riscontrati sempre livelli ridotti dei diversi componenti di NMF nei siti trattati con SLS; tuttavia, entro 10 giorni, tutti i componenti di NMF misurati hanno mostrato un'equivalenza con il sito di controllo. Inoltre l'istidina a pH 7, il lattato, l'ornitina e l'urea sono stati i primi a raggiungere i livelli equivalenti al controllo, normalizzandosi entro 1 giorno dalla rimozione del cerotto.

Conclusione
I risultati suggeriscono che i componenti dell'NMF derivati dal ciclo dell'urea e del sudore sono influenzati meno dall'esposizione a SLS, mentre sono maggiormente interessati i componenti dell'NMF derivanti dalla degradazione della filaggrina e/o da altre proteine S-100: infatti il ripristino dei processi responsabili del processamento della proteina S-100 in amminoacidi liberi richiede diversi giorni per tornare alla normalità. Un ulteriore analisi degli enzimi coinvolti nella trasformazione della proteina S-100 a seguito della perturbazione della barriera potrebbe fornire una conoscenza dei meccanismi di ripristino di NMF durante il ristabilirsi dello strato corneo.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Immediate and extended effects of sodium lauryl sulphate exposure on stratum corneum natural moisturizing factor

Rivista: International Journal of Cosmetic Science. doi: 10.1111/ics.12101

Autori: D. R. Hoffman, L. M. Kroll, A. Basehoar, B. Reece, C. T. Cunningham, D. W. Koenig

Affiliazioni:Kimberly-Clark Corporation, Neenah, WI, U.S.A Reliance Clinical Testing Services, Inc., Irving, TX, U.S.A

Abstract:
Objectives Natural moisturizing factor (NMF) serves as the primary humectant of the stratum corneum (SC), principally comprised of hygroscopic amino acids and derivatives that absorb moisture. Barrier disruption has been shown to differentially affect the levels of specific NMF components, though the kinetics of NMF component restoration following disruption have not been examined. Here, we investigated the impact of barrier disruption caused by surfactant exposure on a subset of NMF components immediately following exposure and out to 10 days post-exposure. Methods Volunteers wore patches containing either 1% w/v sodium lauryl sulphate (SLS) or distilled water on their forearms for 24 h. Measurements of transepidermal water loss, erythema, SC water content and a subset of SC NMF and lipid components were obtained at both sites before treatment, the day of patch removal, and 1, 2, 3, 6, and 10 days following treatment. Results Most measured NMF components decreased in response to SLS exposure. Exceptions were increases in lactate, ornithine and urea, and no difference in proline levels. In the days following exposure, reduced levels of several NMF components continued at the SLS site; however, all measured NMF components demonstrated equivalence to the vehicle control within 10 days. Histidine pH 7, lactate, ornithine and urea were the first to achieve levels equivalent to the vehicle control site, normalizing within 1 day after patch removal. Conclusion Results imply that NMF components derived from sweat and urea cycling are least impacted by SLS exposure whereas NMF components derived from degradation of filaggrin and/or other S-100 proteins are most impacted. This implies the restoration of the processes responsible for S-100 protein processing into free amino acids takes several days to return to normal. Further examination of the enzymes involved in S-100 protein processing following barrier disruption would provide insight into the pathway(s) for NMF restoration during SC recovery.