Le iniezioni di Botox cambiano la struttura della pelle?
I risultati di un recente studio mostrano che le iniezioni con tossina botulinica A (Botox) possono migliorare la struttura della pelle, rendendola più elastica.
"Oltre alla paralisi dei muscoli trattati, stiamo cominciando a notare alcuni cambiamenti nella pelle che sono riconducibili a cambiamenti nei fibroblasti" ha dichiarato uno degli autori dello studio, il Dr. James Bonaparte della University of Ottawa, in Canada.
I dati presentati in questo nuovo studio sollevano l'interrogativo sui possibili effetti anti-invecchiamento diretti della tossina botulinica A e potrebbero aprire la strada a nuovi tipi di trattamento estetico per quanto riguarda la riduzione di visibilità delle cicatrici.
Il Dr. Bonaparte e il Dr. Ellis, della University of Toronto, hanno sottolineato nel loro studio, pubblicato a fine maggio su JAMA Dermatology online, che sebbene alcuni studi condotti in precedenza abbiano dimostrato che le rughe tendono a svanire dopo ripetute iniezioni di Botox, il meccanismo di azione tramite il quale si raggiungono questi risultati non è ancora stato del tutto chiarito.
In un precedente studio, datato 2014, il Dr. Bonaparte e il Dr. Ellis avevano osservato e catalogato i cambiamenti biomeccanici avvenuti nel tessuto cutaneo di pazienti che si erano sottoposti a iniezioni con Botox, ma il periodo di osservazione dei pazienti non si estendeva oltre i due mesi. Alcuni critici hanno espresso dubbi circa l'origine dei cambiamenti notati dai due ricercatori, ipotizzando che questi fossero dovuti all'infiammazione insorta in seguito alle iniezioni.
Per rispondere a questo tipo di domande, nel nuovo studio proposto da Bonaparte ed Ellis i pazienti sono stati seguiti per un periodo di quattro mesi. Allo studio hanno preso parte 48 donne senza alcuna storia clinica di iniezioni con Botox e con rughe lievi della fronte, glabella e contorno occhi. Di queste, 43 hanno completato lo studio. I ricercatori si sono avvalsi di un Cutometer MPA 580 (prodotto da Courage & Khazaka Electronic, Germania) per misurare l'elasticità della pelle, lo strumento misura la deformazione e il rilassamento della pelle durante e dopo l'esercitazione di una pressione da aspirazione.
Tutte le pazienti sono state sottoposte ad iniezioni nelle aree del contorno occhi e della glabella e tutte hanno mostrato un incremento dell'elasticità della pelle, in termini di flessibilità e ritorno elastico, in tutti i siti di iniezione.
Le pazienti che hanno preso parte allo studio mostravano anche una riduzione del rapporto fra componente di resistenza viscoelastica e resistenza elastica, un dato che indica che i cambiamenti osservati non sono stati il risultato di gonfiore o infiammazione dei tessuti a seguito di iniezione. Tutti i parametri erano tornati ai valori iniziali nel giro di quattro mesi.
Il Dr. Bonaparte ha dichiarato: "È possibile che i fibroblasti siano dotati di recettori che interagiscono con la tossina botulinica, stimolando le cellule ad una maggior produzione di collagene, elastina e altre sostanze che influiscono sul tono e sull'elasticità della pelle". Uno studio di laboratorio precedente, risalente al 2014, aveva scoperto che la tossina botulinica A blocca l'espressione di proteine legate ai processi di invecchiamento nei fibroblasti esposti a radiazione UVB, mentre al contempo stimola la produzione di collagene.
"Se questa ipotesi è corretta", ha aggiunto "presto potrebbe essere possibile ridurre la visibilità delle rughe tramite iniezioni di tossina botulinica direttamente nella pelle, piuttosto che nei muscoli facciali per provocarne la paralisi". Come già accennato, se le iniezioni fossero effettivamente in grado di produrre cambiamenti nei fibroblasti, questa scoperta potrebbe significare un grosso passo avanti nel campo dei trattamenti per la riduzione della visibilità delle cicatrici.
In un editoriale uscito qualche giorno fa, la Dr.ssa Catherine Winslow, della Indiana University School of Medicine, ha fatto notare come la tossina botulinica potrebbe agire direttamente sulla pelle impedendo il rilascio di radicali liberi che normalmente avviene a seguito di contrazioni muscolari.
"I risultati di questa ricerca, così come i risultati degli studi sull'elasticità e sul contenuto di collagene della pelle iniettata con tossina botulinica A, permetteranno ai chirurghi estetici di perfezionare strategie a lungo termine volte a contrastare i processi di invecchiamento e permetteranno loro di educare i propri pazienti sull'importanza di terapie di mantenimento non-chirurgiche; queste scoperte, inoltre, potrebbero aprire nuove vie di trattamento per quanto riguarda le cicatrici difficili e certe malattie della pelle", ha concluso la Dr.ssa Winslow.
Il Dr. Ellis e il Dr. Bonaparte hanno ricevuto finanziamenti da Allergan, azienda che commercializza la tossina botulinica A sotto il nome commerciale di Botox.
Riferimenti:
JAMA Facial Plastic Surgery, maggio 2015