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La melatonina aiuta i bambini con dermatite atopica

melatonin children

Gli integratori a base di melatonina sono uno strumento sicuro ed efficace per affrontare i disturbi del sonno nei bambini con dermatite atopica, secondo i risultati di uno studio clinico.

"I disturbi del sonno e la tendenza a grattarsi nel mezzo della notte sono due fonti di grande preoccupazione per molti bambini affetti da dermatite atopica e per i loro genitori", ha spiegato l'autore principale dello studio, Dr. Bor-Luen Chiang, professore presso il Graduate Institute of Clinical Medicine di Taipei.

Il dottor Chiang e colleghi notano, nello studio pubblicato il 16 novembre 2015 nell'edizione online di JAMA Pediatrics,che ridotti livelli di melatonina notturna sono collegati a disturbi del sonno e ad una maggiore gravità della malattia, nei bambini con dermatite atopica.

I ricercatori hanno testato l'efficacia degli integratori di melatonina in 48 bambini (di età compresa fra 1 e 18 anni), con dermatite atopica che coinvolgesse almeno il 5% della superficie corporea totale.

I bambini hanno assunto integratori di melatonina (3 mg/die) o placebo per quattro settimane, seguite da un periodo di washout di due settimane e sono poi stati sottoposti ad un trattamento alternativo per quattro settimane. Trentotto bambini (79%) hanno completato il periodo di crossover.

Dopo il trattamento a base di melatonina, l'esordio del sonno nei soggetti era anticipato di 21,4 minuti rispetto al placebo (p = 0,02) e anche la gravità della dermatite atopica era migliorata, con una diminuzione di 9,1 punti rispetto all'indice Scoring Atopic Dermatitis (SCORAD) contro placebo (p <0.001), passando da una media di 49,1 a 40,2.

Non sono stati riportati eventi avversi durante lo studio.

"Osservando i risultati, riteniamo che la somministrazione di melatonina potrebbe essere molto utile per la gestione dei bambini affetti da dermatite atopica e disturbi del sonno, soprattutto di quelli che hanno difficoltà ad addormentarsi", ha commentato il Dr. Chiang, "Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per trovare il dosaggio e la durata di trattamento ottimali per i pazienti affetti da dermatite atopica".

Il Dr. Chiang ha poi proseguito dicendo: "Sebbene la melatonina sia disponibile senza ricetta in molte parti del mondo, consigliamo ai genitori di parlare con il proprio medico di fiducia prima di somministrare ai bambini affetti da dermatite atopica degli integratori di melatonina. Vorremmo inoltre ricordare ai genitori che, anche se la melatonina rappresenta un valido aiuto, un'adeguata gestione della sintomatologia della dermatite atopica (con farmaci e idratanti) rimane un requisito necessario per migliorare la qualità del sonno di questi pazienti".

La Dr.ssa Shalini Paruthi, portavoce dell'American Academy of Sleep Medicine ed estranea allo studio, ha commentato: "È frequente vedere bambini affetti da dermatite atopica che si grattano intensamente anche durante il sonno. Mi è capitato di osservare in prima persona il fenomeno nel nostro laboratorio e se esiste uno strumento efficace per migliorare la qualità del sonno di questi pazienti, il suo impiego potrebbe fare la differenza".

La Dr.ssa ha proseguito dicendo che la melatonina, pur rappresentando "un'importante opzione da valutare per il trattamento dei disturbi del sonno nei bambini affetti da dermatite atopica", non è necessariamente la soluzione adatta per tutti.

"Gli integratori di melatonina funzionano negli individui carenti di melatonina, ma se non c'è una reale carenza di melatonina l'aggiunta tramite integratori non è in grado di portare alcun vantaggio", ha spiegato la Dr.ssa Paruthi, che ha sottolineato come i bambini coinvolti nello studio abbiano affrontato una fase preparatoria di due settimane, nella quale hanno tenuto un diario del sonno, hanno rispettato un orario regolare e hanno evitato le bevande contenenti caffeina.

"L'attenzione data alle pratiche di igiene del sonno è stato un aspetto a mio parere molto positivo. Una buona igiene del sonno è importante e più rendiamo consapevoli le persone dei processi collegati al sonno, più è facile per loro gestirli", ha concluso la Dr.ssa Paruthi.