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Melanoma: tasso di mortalità più alto durante la gravidanza

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Secondo uno studio statunitense, il melanoma è ancora più pericoloso quando viene diagnosticato a donne in gravidanza o entro un anno dal parto.

Fra le donne under 50 con melanoma maligno, quelle diagnosticate durante o subito dopo la gravidanza avevano una probabilità significativamente più alta di metastasi e mostravano anche una probabilità più alta di recidive.

I casi di donne diagnosticate durante la gravidanza hanno maggiori probabilità di esiti fatali, anche se l'incremento del rischio rilevato non ès tato sufficientemente alto da escludere la possibilità che sia casuale.

"Questo studio dimostra che le donne alle quali viene diagnosticato un melanoma in gravidanza, o nel periodo immediatamente successivo, mostrano spesso melanomi ad alto rischio", così il Dr. Jeffrey Farma, co-direttore dela programma di oncologia cutanea presso il Fox Chase Cancer Center di Filadelfia, ha commentato lo studio condotto sui dati provenienti da 462 donne.

"Sebbene si tratti di una retrospettiva su un campione limitato, credo che i risultati dovrebbero incoraggiarci a condurre screening più approfonditi su cert categorie di pazienti", ha proseguito il Dr. Farma, che non è stato coinvolto nello studio.

Lo studio non esamina i possibili motivi per cui la gravidanza potrebbe influenzare l'esito del melanoma ma è possibile che le fluttuazioni ormonali o la soppressione di alcune attività del sistema immunitario durante questo periodo favoriscano la crescita del tumore, questa l'opinione dell'autore Dr. Brian Gastman, direttore di chirurgia del melanoma presso la Cleveland Clinic in Ohio.

Per studiare come la gravidanza influisca sullo stato dei tumori cutanei, i ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche di donne di età pari o inferiore ai 49 anni, con una diagnosi di melanoma avvenuta fra il 1988 e il 2012. Questo gruppo comprendeva 41 donne che avevano ricevuto la diagnosi durante o subito dopo la gravidanza.

Le pazienti avevano un'età media di 35 anni all'inizio dello studio e sono state seguite per un periodo minimo di 7 anni. Alla maggior parte era stato diagnosticato un melanoma di stadio 0 o 1.

Dopo il trattamento, il 12,5% delle donne diagnosticate durante o dopo la gravidanza ha avuto una recidiva, rispetto al tasso di 1,4% delle altre donne coinvolte nello studio. Nel 25% delle donne diagnosticate in gravidanza si è verificata metastasi, rispetto al 12,7% delle altre donne. 

Secondo i risultati pubblicati il 20 gennaio nell'edizione online del Journal of the American Academy of Dermatology, le donne diagnosticate durante o subito dopo la gravidanza hanno avuto un più alto tasso di mortalità (20% rispetto al 10,3%) ma questa differenza non è stata considerata statisticamente rilevante.

Gli autori hanno sottolineato che lo studio ha coinvolto pazienti afferenti ad un centro medico che tende ad occuparsi di casi più complessi, ed è perciò possibile che i risultati non siano rappresentativi dello stato generale dei casi di melanoma diagnosticati durante o subito dopo la gravidanza.

Tuttavia, i risultati indicano che i medici dovrebbero incoraggiare le donne in gravidanza a sottoporsi a controlli più approfonditi e a segnalare immediatamente al proprio medico ogni cambiamento o anomalia che capiti loro di notare. 

Il Dr. Gastman ha sottolineato che la prevenzione del melanoma dovrebbe essere messa in pratica ancor prima che le donne raggiungano l'età fertile. I genitori dovrebbero infatti limitare l'esposizione dei bambini alle radiazioni UV, tramite l'uso di creme solari e di abiti adeguati, e dovrebbero informare i propri figli (in particolare le proprie figlie adolescenti) sul rischio di melanoma associato all'uso di lettini abbronzanti.

Il Dr. Gastman ha poi aggiunto: "Sappiamo che il melanoma è in aumento fra le giovani più che fra i giovani e sappiamo che larga parte delle condizioni preliminari che conducono al suo sviluppo emergono durante l'infanzia. Tenendo conto di questo, si tratta di un tema che interessa particolarmente i genitori di bambini di sesso femminile e le giovani donne in età fertile".

Riferimenti:

JAMA Dermatology, edizione online 20 gennaio 2016; doi: http://dx.doi.org/10.1016/j.jaad.2015.11.014