Le manifestazioni cutanee del virus Zika
Le manifestazioni cutanee del virus Zika non sono tali da renderlo facilmente distinguibile da altre infezioni virali, sostengono due ricercatori statunitensi.
"È importante sottolineare che l'esantema maculopapulare non esclude né conferma la diagnosi di infezione da virus Zika", hanno dichiarato il Dr. John Young III, della clinica Silver Falls Dermatology di Salem, e il Dr. Collin M. Blattner del Good Samaritan Regional Medical Center di Corvallis in Oregon, "purtroppo ci sono diversi altri fenomeni che si manifestano in maniera simile, ad esempio le reazioni a farmaci, la febbre dengue e la rosolia".
Il Dr. Young, il Dr. Blattner e colleghi hanno riassunto le manifestazioni cutanee causate dal virus Zika in un rapporto pubblicato alla fine di marzo nell'edizione online del Journal of the American Academy of Dermatology.
La manifestazione più comune al livello cutaneo è stata un'eruzione diffusa non specifica composta da macule e papule, comparsa nel periodo compreso fra 3 e 12 giorni dopo l'infezione. L'eruzione comincia sul viso e si diffonde poi al tronco e agli arti; si tratta di una manifestazione che può dare origine a prurito intenso e che guarisce con desquamazione. L'eruzione comincia a guarire nel giro di due o tre giorni e si risolve completamente nell'arco di una settimana.
L'infezione da virus Zika viene accompagnata a volte da manifestazioni emorragiche di moderata entità, come petecchie e sanguinamento delle gengive.
"La comparsa di edemi periferici nelle mani e nei piedi è una manifestazione piuttosto comune, anche se fornire una percentuale precisa è impossibile a causa dei limitati dati a disposizione. Si pensa che questo sia dovuto alla permeabilità capillare causata del rilascio di citochine al livello dei capillari dell'endotelio (similmente a quanto accade nei casi più gravi di febbre dengue)", spiegano il Dr. Blattner e il Dr. Young.
"Tuttavia, il 90-95% dei pazienti presenta eruzioni maculopapulari e ci sono altri sintomi comuni come atralgia e manifestazioni simil-influenzali, ma è bene ricordare che la maggior parte dei pazienti infettati rimane asintomatica (80% circa)".
La diagnosi di infezione da virus Zika avviene tramite RT-PCR ed ELISA durante la prima settimana di malattia o per mezzo di analisi con anticorpi IgM ZIka-specifici quattro o più giorni dopo l'insorgenza della malattia.
"Edema periferico, artralgie e congiuntivite in combinazione con un'eruzione maculopapulare dovrebbero indurre il medico a prendere almeno in considerazione l'esecuzione di un esame del sangue per escludere l'infezione da virus Zika," concludono il Dr Young e il Dr. Blattner.
Il Dr. Enny Cruz della London School of Hygiene and Tropical Medicine del Regno Unito ha commentato la pubblicazione dicendo che i sintomi della febbre dengue, del virus Zika e del virus Chikungunya si assomigliano e la presenza di un'eruzione maculopapulare può aiutare nella diagnosi differenziale "poiché questo sintomo è generalmente più intenso nei casi di infezione da Zika"; il Dr. Cruz ha tuttavia aggiunto che "è importante ricordare che si tratta di un sintomo non specifico e che la diagnosi può essere confermata soltanto tramite analisi di laboratorio".
"Anche se l'eruzione associata all'infezione da virus Zika risparmia in genere i palmi delle mani e le piante dei piedi, sono stati descritti casi con eruzioni cutanee che interessavano entrambe le zone, pertanto non possiamo escludere l'infezione da Zika basandoci solo sulla posizione dell'eruzione", ha detto il Dr. Cruz.
Riferimenti:
Journal of the American Academy of Dermatology, edizione online 23 marzo 2016; doi:http://dx.doi.org/10.1016/j.jaad.2016.02.1232