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La percezione delle cicatrici lineari e non-lineari

facial scar linear

Secondo un rapporto redatto dall'associazione dei chirurghi estetici della California, il pubblico ha una percezione "significativamente migliore" delle cicatrici sul viso quando queste hanno un aspetto lineare.

"Il metodo Z-plasty è stato introdotto allo scopo di suddividere le cicatrici lineari in segmenti più piccoli e meno visibili", scrivono gli autori nell'articolo pubblicato il 7 aprile nell'edizione online di JAMA Facial Plastic Surgery. "L'ipotesi alla base di questa tecnica guida ancora oggi le scelte in merito alla chiusura di cicatrici e alle plastiche cicatriziali, ma pochissimi studi hanno valutato il risultato cosmetico di questo tipo di approccio".

Per colmare questa lacuna, il Dr. Daniel B. Eisen, della University of California, e colleghi hanno condotto un sondaggio per confrontare la percezione del pubblico delle cicatrici lineari rispetto a quelle con aspetto a zig-zag.

Il team ha sovrapposto l'immagine generata al computer di una cicatrice matura in configurazione lineari e in configurazione a zig-zag sul volto di quattro individui bianchi. I ricercatori hanno scelto modelli bianchi perché essi rappresentavano la maggior parte dei pazienti sottoposti a chirurgia cutanea, appartenenti ad ambo i sessi per questioni di validità esterna e appartenenti a due diverse fasce di età, per tenere conto di eventuali differenze di percezione basate sull'età.

Le cicatrici sono state collocate sulla fronte (superficie piana), sulla guancia (superficie convessa) e sulla tempia (superficie concava) per valutare l'impatto della curvatura anatomica sulla percezione delle cicatrici. Dodici set di immagini che confrontano cicatrici lineari e cicatrici a zig-zag sono state disposte le une di fianco alle altre nel contesto di un sondaggio di portata nazionale.

Un totale di 379 uomini e 443 donne hanno completato il sondaggio. Di questi 148 erano di età compresa fra i 18 e i 29 anni, 171 di età compresa fra i 30 e i 44, 290 di età compresa fra i 45 e i 60 e 213 erano oltre i 60 anni.

I ricercatori hanno riferito che "le cicatrici lineari sono collegate a punteggi significativamente più bassi e a migliori risultati estetici rispetto alle cicatrici a zig-zag in tutti i gruppi esaminati secondo la Patient and Observer Scar Assessment Scale".

I punteggi medi sono stati di 2,9 per le cicatrici lineari e 4,5 per le cicatrici a zig-zag, su una scala da 1 (pelle normale) a 10 (peggiore cicatrice immaginabile).

"Fino a quando non saranno disponibili dati clinici randomizzati in merito, i chirurghi dovrebbero considerare attentamente se il tempo e lo sforzo necessari per l'impiego della tecnica Z-plasty forniscano o meno un apprezzabile vantaggio estetico, aldilà della necessità di miglioramenti funzionali", scrivono i ricercatori.

"Il messaggio chiave emerso dalla ricerca è che il pubblico ha preferito in modo significativo le cicatrici lineari rispetto a quelle a zig-zag a prescindere dal tipo di superficie e dal sesso del soggetto", ha sottolineato il Dr. Eisen. "Questo sembra contraddire un dogma ormai consolidato nel campo della chirurgica estetica delle cicatrici. Tuttavia, i nostri modelli erano tutti caucasici quindi non possiamo dire se ci siano differenze di percezione delle cicatrici in diversi gruppi etnici".

Riferimenti:

JAMA Facial Plastic Surgery, edizione online del 7 aprile 2016; doi:10.1001/jamafacial.2016.0107