Creme solari: una su quattro non supera i test
Secondo il rapporto annuale degli esperti di Consumer Report, oltre il 40% delle creme solari fornisce una protezione assai più bassa del livello di SPF dichiarato sulle confezioni.
Fra i solari esaminati, "28 non hanno superato il test di verifica del valore SPF, che confronta il livello di protezione dichiarato con il livello di protezione solare effettivamente fornito", ha spiegato la Dr.ssa Trisha Calvo, editrice della sezione 'Cibo e Salute' della rivista. Sorprendentemente, due prodotti con un valore dichiarato di 50 SPF si sono rivelati capaci di fornire una protezione pari a soli 8 SPF.
Il rapporto di Consumer report ha esaminato una vasta quantità di prodotti: creme, spray, stick e lozioni per il viso destinate agli adulti e ai bambini; oltre ai risultati del test, il rapporto comprende anche risposte a dubbi molto frequenti come il reale valore del SPF indicato sulla confezione e il significato di protezione solare 'ad ampio spettro'.
La pubblicazione è fissata per il numero di luglio della rivista ConsumerReport Magazine.
Per i test sono stati arruolati dei volontari che sono stati invitati ad immergersi nell'acqua dopo l'applicazione delle creme solari e successivamente la loro pelle è stata esposta ai raggi UV.
Il Personal Care Products Council, un gruppo che comprende produttori di creme solari, ha messo in dubbio la validità dei test di Consumer Report e ha dichiarato che i prodotti solari in questione soddisfano i criteri imposti dalla FDA e hanno superato rigorosi test prima di essere commercializzati.
I test hanno coinvolto tanto protezioni solari con filtri chimici che con filtri minerali; la Dr.ssa Calvo ha spiegato che le creme solari a basi di filtri minerali (che si servono di ingredienti come il biossido di titanio e l'ossido di zinco) si sono rivelate, in media, meno capaci di mantenere le promesse relative al SPF rispetto alle creme che impiegano filtri chimici (come l'avobenzone). I risultati dicono che solo il 26% delle creme solari a base di filtri minerali fornisce la protezione promessa dalla confezione, rispetto al 58% delle protezioni solari con filtri chimici.
La differenza fra SPF dichiarato e SPF testato è "fonte di grossa preoccupazione", secondo il Dr. Tim Turnham, direttore esecutivo della Melanoma Research Foundation.
I risultati dell'indagine "sollevano questioni cruciali sull'importanza del SPF e della protezione UV 'ad ampio spettro' come mezzi per ridurre il rischio di tumori cutanei e per rallentare l'invecchiamento cutaneo causato dall'esposizione al sole", ha commentato la Dr.ssa Elizabeth K. Hale, vice-presidente della Skin Cancer Foundation.
"Alla luce dei risultati del rapporto, è buona norma acquistare protezioni solari con un SPF dichiarato superiore a 30", ha proseguito la Dr.ssa Hale, "per compensare tanto per la differenza fra SPF dichiarato e SPF effettivamente fornito che per la tendenza del pubblico ad usare meno protezione solare del necessario".