Staminali promettenti per la dermatite atopica
Secondo i risultati di uno studio preliminare, le iniezioni sottocutanee di cellule staminali prelevate da cordoni ombelicali sono capaci di migliorare la sintomatologia della dermatite atopica.
"Credo che questo studio dimostri come le cellule staminali, grazie alle loro proprietà di modulazione del sistema immunitario, possano essere impiegate nel trattamento delle patologie infiammatorie croniche", ha spiegato il Dr. Tae-Yoon Kim del College of Medicine della Catholic University of Korea di Seoul.
"Inoltre è importante notare che la loro capacità immunomodulatrice non ha soltanto un'azione soppressiva ma può anche alleviare la risposta infiammatoria o allergica già in atto", ha proseguito.
Al momento non esiste un'opzione di trattamento sicura ed efficace per la dermatite atopica, una malattia dermatologica cronica che interessa fino al 20% dei bambini e dal 3 al 10% degli adulti, scrivono il Dr. Kim e colleghi nell'edizione online di giugno di Stem Cells. La base delle opzioni di trattamento disponibili al momento sono gli steroidi topici e i farmaci immunosoppressivi, sostanze che possono comportare una tossicità a lungo termine.
La squadra del Dr. Kim ha valutato la sicurezza e l'efficacia terapeutica di FURESTEM-AD, basato su cellule staminali derivanti dal cordone ombelicale umano, in 34 pazienti con frequenti episodi di dermatite atopica che non potevano essere gestite adeguatamente con i corticosteroidi topici o gli immunosoppressivi sistemici.
Le infusioni di cellule staminali mesenchimali (hUCB-MSCs) sono risultate in riduzioni dose-dipendenti dei punteggi rispetto all'Eczema Area and Severity Index (EASI); alti dosaggi (50 milioni di cellule) hanno portato ad una riduzione del 55% dei punteggi alla 12° settimana di trattamento.
L'iniezione di bassi dosaggi di hUCB-MSCs (25 milioni di cellule) ha prodotto riduzioni transitorie dei punteggi EASI, mentre alti dosaggi hanno avuto un effetto terapeutico prolungato e continuo fino alla 12° settimana, con miglioramenti significativi apprezzabili a partire dalla 4° settimana.
Simili miglioramenti dose-dipendenti sono stati riscontrati nei punteggi dell'indice Investigator's Global Assessment, dicono i ricercatori.
I punteggi relativi all'indice SCORAD (Scoring Atopic Dermatitis) si sono abbassati in relazione al dosaggio, con una riduzione del 51% dell'intensità, una riduzione del 58% del prurito e una riduzione del 65% dell'insonnia nei pazienti del gruppo assegnato al dosaggio alto.
Il trattamento con hUCB-MSCs è stato associato a significative riduzioni nei livelli di biomarcatori chiave come la sotto-regolazione della IgE sierica e la conta degli eosinofili.
Non è stato notato alcun evento avverso di natura grave, ma circa un terzo dei pazienti nel gruppo ad alto dosaggio ha esibito reazioni cutanee al sito di iniezione.
"Sebbene siano necessari altri studi di follow-up per dimostrare la nostra ipotesi, crediamo che le cellule staminali possiedano effetti multifunzionali su diversi tipi di cellule immunitarie coinvolte nella patogenesi della dermatite atopica e potrebbero perciò trovare impiego nel trattamento di queste patologie" ha commentato il Dr. Kim.
"Ci aspettiamo che il trattamento con le cellule staminali possa diventare di routine per queste patologie già nel 2018", ha concluso il Dr. Kim.
Kanstem Biotech ha finanziato la ricerca e al momento due dei sei autori dello studio sono impiegati presso l'azienda.
Riferimenti:
Stem cells, edizione online del 3 giugno 2016; doi:10.1002/stem.2401