Epilazione laser: i fumi sono pericolosi per la salute
Secondo uno studio di recente pubblicazione, il fumo che si sviluppa durante l'epilazione laser dovrebbe essere considerato un rischio biologico, soprattutto per gli operatori medico-sanitari.
"Numerose procedure chirurgiche che coinvolgono i laser producono fumi contenenti sostanze chimiche quali benzene, formaldeide, monossido di carbonio e cianuro di idrogeno", spiegano il Dr. Gary S. Chuang, della David Geffen School of Medicine di Los Angeles, e colleghi.
"L'epilazione laser è una delle procedure cosmetiche più diffuse al mondo, eppure, prima di adesso, nessuno aveva analizzato il contenuto dei fumi sprigionai durante il trattamento", scrivono gli autori nell'articolo pubblicato nell'edizione online del 6 giugno di JAMA Dermatology.
Per simulare la produzione di questi fumi durante l'epilazione laser, i ricercatori hanno raccolto campioni di peli provenienti da varie aree del corpo di due volontari, dopodiché hanno sigillato i campioni all'interno di vasi di vetro per gascromatografia e li hanno sottoposti a trattamento con laser.
Durante il trattamento, i ricercatori hanno filmato per 30 secondi l'emissione di fumi, che hanno poi analizzato tramite gascromatografia-spettrometria di massa (GC-MS).
Contemporaneamente, hanno usato un contatore di particelle per misurare le concentrazioni di polveri ultrafini nella sala di trattamento, nella sala d'attesa e fuori dall'edificio.
L'analisi GC-MS ha identificato 377 composti chimici, fra cui 62 a rapido assorbimento; di questi, 20 sono stati identificati come tossine e 13 sono noti per i loro effetti carcinogeni.
Durante l'epilazione con laser, la conta delle particolato ha evidenziato un aumento di otto volte nei livelli di concentrazione delle polveri ultrafini rispetto alla concentrazione di riferimento misurata nell'ambiente, passando da un valore iniziale di 15.300 particelle per centimetro cubo (ppc) ad un valore di 129.376 ppc, anche quando un apparecchio di aspirazione era stato posizionato molto vicino (5 cm) al sito di esecuzione del trattamento.
Quando il dispositivo di aspirazione è stato spento per 30 secondi, la conta del particolato è aumentata di 26 volte rispetto al basale, passando da 15.300 ppc a 435.888 ppc.
"Questi dai sollevano una questione importante: dobbiamo considerare i fumi prodotti dal processo di epilazione con laser come un rischio biologico e dovremmo quindi imporre l'uso di dispositivi di aspirazione, di ventilazione e di protezione respiratoria a tutto il personale che si trova regolarmente a contatto con questi fumi?", concludono gli autori.
"I sottoprodotti del processo di epilazione laser sono sempre stati considerati sicuri", ha spiegato il Dr. Chuang, "ma questo studio dimostra che esiste la possibilità che essi siano molto dannosi per la salute".
"L'epilazione laser eseguita da personale non-qualificato in modo improprio o in una struttura non adeguatamente attrezzata mette a rischio tanto gli operatori sanitari che i pazienti", ha sottolineato il Dr. Chuang, "perciò i pazienti dovrebbero rivolgersi a strutture dotate di un adeguato sistema di filtraggio dell'aria e di aspirazione del fumo."
"I rischi sono probabilmente maggiori per i professionisti che praticano questi trattamenti per molte ore al giorno", il Dr. Chuang ha osservato,"anche se nessuno studio ha esaminato l'esposizione di questi soggetti alle sostanze da noi identificate".
"Un po' come nel caso del fumo passivo, si tratta di misurazioni e stime molto difficili. Tuttavia, la cosa più importante è ridurre al minimo i rischi".
La dermatologa Dr.ssa Delphine Lee, direttrice del Dirks/Dougherty Laboratory for Cancer Research di Santa Monica in California, ha commentato la pubblicazione dell'articolo dicendo: "Si tratta di uno studio molto interessante, i cui risultati dovrebbero rendere tutti noi più coscienti dei potenziali rischi ai quali siamo soggetti, così da poter adottare contromisure adeguate".
"Tuttavia, sebbene sia importante identificare quali sostanze si sprigionano durante i trattamenti con laser, è importante anche che questi dati vengano letti in una prospettiva più ampia, ossia è importante sapere quanto alti sono i livelli di emissione rilevati dallo studio rispetto a quelli ai quali siamo esposti quotidianamente, vivendo in città o visitando un locale pieno di fumo. Ad esempio, che differenza c'è fra il livello di sostanze carcinogene rilevato dai ricercatori nel corso del processo di epilazione laser, rispetto a quello al quale siamo esposti camminando nel traffico cittadino?".