I tatuaggi aiutano i pazienti con cicatrici e innesti epidermici
Secondo i risultati di uno studio olandese, i pazienti che ricorrono ai tatuaggi per coprire innesti epidermici e cicatrici facciali si sentono più a loro agio con il proprio aspetto e notano un miglioramento nella la qualità della vita.
Il ricorso ai tatuaggi per camuffare l'aspetto di cicatrici e altri danni cutanei non è una pratica di recente adozione, il termine tecnico è 'tatuaggio estetico correttivo'. Questo tipo di tatuaggio usa colorazioni simili a quelle della pelle per mimetizzare le discromie relative alle aree cicatriziali e gli innesti epidermici e sebbene non abbia scopo curativo, i risultati ottenuti tramite questo tipo di trattamento portano significativi benefici ai pazienti, secondo il Dr. Rick Van De Langenberg, uno degli autori dello studio.
"Le cicatrici e gli innesti risultano spesso in discromie che possono influenzare negativamente il benessere psicofisico dei pazienti, specialmente quando interessano l'area del viso e sono perciò costantemente visibili", ha proseguito il Dr. Van De Langenberg, ricercatore presso il Diakonessen Hospital di Utrecht.
I ricercatori hanno studiato 76 pazienti che sono ricorsi al tatuaggio correttivo per coprire cicatrici e innesti conseguenti a terapie contro il cancro. La maggior parte dei pazienti era di sesso femminile e l'età dei partecipanti allo studio era compresa fra i 19 e gli 86 anni. Molti dei partecipanti erano stati colpiti da cancro cutaneo o melanoma, altri avevano avuto tumori del cavo orofaringeo, della tiroide o di altro tipo.
I ricercatori hanno chiesto ai pazienti di valutare l'aspetto delle proprie cicatrici o innesti su una scala da 0 a 10 (0= "molto sgradevole" e 10= "molto gradevole") prima e dopo aver ricevuto un tatuaggio correttivo. Dopo il tatuaggio, il punteggio medio è salito da 4 punti a 7,8.
Inoltre, i ricercatori hanno chiesto ai pazienti di valutare il proprio livello di preoccupazione circa la visibilità e l'aspetto della cicatrice o dell'innesto e l'influenza sulla qualità della loro vita su una scala da 1 a 5 (1= "nessuna influenza" e 5= "forte influenza"). Il questionario comprendeva 9 domande e dopo il tatuaggio i pazienti hanno mostrato un miglioramento di circa un punto nei punteggi relativi a ciascun quesito presente nel questionario.
"Uno dei limiti dello studio è dato dal suo coinvolgere unicamente pazienti che avevano già deciso di sottoposi a tatuaggio correttivo e che perciò potrebbero essere stati più preoccupati dal loro aspetto rispetto ad altri pazienti con cicatrici o innesti", sottolineano gli autori.
Inoltre, poiché i ricercatori hanno intervistato i pazienti dopo la procedura correttiva e hanno chiesto loro di valutare il loro grado di soddisfazione comparandolo rispetto al passato, è possibile che "i pazienti che più hanno tratto benefici dalla procedura siano stati i più inclini a prendere parte allo studio", si legge nell'articolo pubblicato il 22 settembre in JAMA Facial Plastic Surgery.
Tuttavia "i risultati vanno ad aggiungersi ad un corpus di prove a favore degli interventi correttivi sulle cicatrici e sugli innesti, che sembrano in grado di influenzare profondamente e positivamente la qualità della vita dei pazienti" ha commentato la Dr.ssa Jill Waibel del Miami Dermatology and Laser Institute.
Ci sono tutti via alcuni rischi da considerare: i tatuaggi correttivi, come i tatuaggi comuni, possono infettarsi e portare alla formazione di cicatrici e inoltre il ricorso al tatuaggio correttivo può rendere più difficile l'impiego di certe tecniche di imaging diagnostico in futuro.
Riferimenti:
JAMA Facial Plastic Surgery, edizione online del 22 settembre 2016; doi:10.1001/jamafacial.2016.1084