Effetti clinici e istologici dal trattamento laser alla CO(2) dei cheloidi
I cheloidi e le cicatrici ipertrofiche sono risposte anomale nella guarigione delle ferite. In generale, i cheloidi mostrano una crescita proliferativa oltre i margini della cicatrice e rimangono persistenti; mentre le cicatrici ipertrofiche sono contenute nella ferita originale e possono regredire nel tempo. In particolare, la formazione dei cheloidi è uno dei problemi clinici più impegnativi, con una sempre maggiore frequenza nella pratica chirurgica.
Ad oggi, sono disponibili molti trattamenti come: i corticosteroidi intralesionali, le applicazioni topiche, la crioterapia, l'escissione chirurgica, la radioterapia, il rivestimento con gel di silicone, la terapia a pressione, e la terapia laser. Ancora non ci sono linee guida per il trattamento dei cheloidi e i procedimenti più comuni sono individualizzati e dipendono dalla distribuzione, dalle dimensioni, dallo spessore e dalla consistenza delle lesioni.
Gli autori hanno valutato con successo il laser ad anidride carbonica nel trattamento dei cheloidi e lo scopo di questo studio è stato quello di determinare gli effetti istologici e clinici immediati e a lungo termine sui cheloidi, dopo il laser ad anidride carbonica. Sono stati valutati cinquanta pazienti consecutivi (40 femmine, 10 maschi, di età 18-60 anni, età media 40 anni) con cheloidi in grado da moderato a grave.
Tutti i pazienti hanno ricevuto trattamenti regionali (deltoide, gomito, mento, e orecchio) in modalità ambulatoriale con un laser pulsato ad alta energia di CO(2). In tutti i pazienti, è stato valutato il significativo miglioramento clinico, immediato e prolungato, del tono della pelle, della struttura e dell'aspetto grazie al laser ad anidride carbonica. Il rimodellamento dermico è stato osservato anche nell'esame istologico del tessuto bioptico, dopo il trattamento.
Il laser ad anidride carbonica sembra essere efficace e ben tollerato nel trattamento dei cheloidi, evitando gli effetti collaterali e i lunghi tempi di recupero.
Storia della pubblicazione:
Titolo: Clinical and histologic effects from CO(2) laser treatment of keloids.
Rivista: Lasers Med Sci. 2012 Aug 21
Autori: Nicoletti G, De Francesco F, Mele CM, Cataldo C, Grella R, Brongo S, Accardo M, Ferraro GA, D'Andrea F.
Affiliazioni: Department of Orthopedic, Traumatologic, Rehabilitative and Plastic-Reconstructive Sciences, Second University of Naples, Naples, Italy.
Abstract:
Keloids and hypertrophic scars are abnormal responses to wound healing. In general, keloids exhibit a proliferative growth beyond the margins of the scar and remain persistent; while hypertrophic scars are contained to the original wound and may regress over time. In particular, keloid formation is one of the most challenging clinical problems, with increasing frequency in surgical practice. Many treatments are available such as intralesional corticosteroids, topical applications, cryotherapy, surgical excision, radiation therapy, silicone gel sheeting, pressure therapy, and laser therapy. There are no set guidelines for the treatment of keloids and the most common treatments are individualized and depended on the distribution, size, thickness, and consistency of lesions. The authors have evaluated carbon dioxide laser successfully in the treatment of keloids and the aim of this study was to determine the immediate and long-term histologic and clinical effects of keloids after carbon dioxide laser. Fifty consecutive patients (40 females, 10 males, ages 18-60 years, mean age 40 years) with moderate to severe keloids were evaluated. All the patients received regional treatments (deltoid, elbow, chin, and ear) in an outpatient setting with a high-energy pulsed CO(2) laser. Significant immediate and prolonged clinical improvement in skin tone, texture, and appearance of carbon dioxide laser was examined in all patients. Dermal remodeling was observed also on histologic examination of biopsied tissue after treatment. Carbon dioxide laser appears to be effective and well tolerated for the treatment of keloids, avoiding the adverse effects and lengthy recovery time.