In evidenza: Primo Incontro AITEB — Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino

L’Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino (AITEB) è nata due anni fa con…

Shampoo che fanno ingrassare

Le "calorie chimiche" presenti in alcuni cosmetici, potrebbero essere responsabili di squilibri ormonali ed aumento di peso

I Medici del Mount Sinai Medical Center di New York hanno riscontrato che gli ftalati, presenti nel 70% dei cosmetici, alterano il  naturale controllo del peso e provocano scompensi a livello ormonale. I ricercatori hanno anche indicato che l'esposizione quotidiana agli ftalati possa essere direttamente correlata all'obesità infantile e problemi di peso nell'età adulta.

In una ricerca a lungo termine condotta su ragazza dell'area est di Harlem, il team di ricerca  ha controllato il livello d'esposizione agli ftalati analizzando le urine delle ragazze. "Le ragazze più pesanti hanno i più alti livelli di ftalati" — ha annunciato Philip Landrigan, pediatra e autore dello studio — "i livelli crescono di pari passo con l'aumento di peso e la relazione diventa più evidente nei bambini più pesanti".

Gli ftalati sono stati usati per più di mezzo secolo in cosmetici, prodotti per la pulizia e per le bottiglie di plastica, ma la possibile implicazione di problemi di salute è piuttosto recente. Nel 2007, infatti, alcuni ricercatori della University of Rochester di New York avevano notato come gli ftalati contribuissero all'obesità addominale e resistenza all'insulina negli uomini. I ricercatori, analizzando le urine di 1451 uomini, scoprirono che i pazienti con i più alti livelli di ftalati avevano più grasso addominale e resistenza all'insulina. Suggerirono che la causa dell'aumento di peso fossero i bassi livelli di testosterone dovuti agli agenti chimici in esame.

Nello studio del team del Dr. Landrigan sono stati raccolti 330 campioni di urine. I risultati hanno indicato, oltre ad un rapporto significativo tra ftalati e sovrappeso, anche una importante presenza di BPA o Bisfenolo-A. "Anche se queste sostanza giocano un piccolo ruolo in obesità, è un'esposizione prevenibile" ha dichiarato Maida Gavez, coautrice dello studio.