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Trattamento dell'iperidrosi palmare con la tossina botulinica di tipo A: i risultati di uno studio pilota basato su un nuovo approccio iniettivo

palmar-hyperhidrosisLa tossina botulinica di tipo A (BoNT/A) migliora i sintomi dell'iperidrosi palmare, ma persistono ancora alcuni inconvenienti legati alla sua iniezione nella mano (ad esempio la debolezza muscolare causata dalla diffusione del farmaco, il dolore durante le iniezioni, o il ritardato recupero funzionale della mano quando si utilizza il blocco del polso). In questo studio clinico in aperto, controllato, non randomizzato e intra-individuale, 50 pazienti con una grave iperidrosi palmare hanno ricevuto, nel corso di una stessa sessione di trattamento, delle iniezioni intradermiche di BoNT/A in una mano attraverso una nuova tecnica di iniezione (NA/BoNT/A) basata sull'uso di un adattatore specifico per aghi (PCT/IT2011/000299), e un'iniezione di BoNT/A dopo il blocco anestetico del polso (WB/BoNT/A) nell'altra mano. Quindi sono state valutate diverse misure di efficacia e di sicurezza, sia prima (T0) che dopo quattro settimane dal trattamento (T4): il miglioramento della gravità della malattia, la riduzione del sudore, la diminuzione della forza di impugnatura, il dolore/fastidio durante il trattamento, e la soddisfazione globale del paziente.
Inoltre, tutti i pazienti sono stati rivalutati attraverso la valutazione gravimetrica della produzione di sudore in entrambe le mani al T12 e al T24 per confrontare l'efficacia a lungo termine dei due trattamenti. Tutti i pazienti sono stati sensibili ai trattamenti, e la gravità della malattia è diminuita significativamente a T4 rispetto al basale (p < 0.0001). Entrambe le procedure sono ugualmente efficaci nel ridurre la produzione di sudore nel breve termine (p = 0.08 at T4), ma WB/BoNT/A ha determinato una maggiore diminuzione della forza di impugnatura rispetto a WB/BoNT/A a T4 (p < 0.0001 ).
Infine, i pazienti hanno riferito che le procedure NA/BoNT/A e WB/BoNT/A sono paragonabili per quanto riguarda il dolore/disagio (p = 0.204); tuttavia, i pazienti sono stati nel complesso più soddisfatti con il metodo NA/BoNT/A che con quello WB/BoNT/A (p < 0.0001). Non è stata rilevata alcuna differenza significativa nella percentuale di recidive cliniche a T12 e T24 tra le due mani (p = 0.70). L'uso dell'adattatore per iniettare BoNT/A nelle mani sembra far ottenere gli stessi risultati terapeutici del metodo convenzionale che si basava sull'uso anestetico del blocco del polso, anche se questo nuovo approccio iniettivo sembra aumentare la sicurezza del trattamento riducendo la debolezza muscolare ed è preferito dai pazienti perché rende più veloce il recupero funzionale della mano.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Treatment of palmar hyperhidrosis with botulinum toxin type A: results of a pilot study based on a novel injective approach

Rivista: Archives of Dermatological Research

Autori: A. Campanati, K. Giuliodori, A. Giuliano, E. Martina, G. Ganzetti, B. Marconi, A. Chiarici, A. Offidani

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Abstract:
Botulinum toxin type A (BoNT/A) improves symptoms of palmar hyperhidrosis, but some drawbacks related to its injection in the hands still persist (e.g., muscle weakness caused by drug diffusion, pain during injections, or delayed functional recovery of the hand when using wrist block). In this open, controlled, non-randomized, intra-individual clinical trial, 50 patients with severe palmar hyperhidrosis received in the same session intradermal injections of BoNT/A through a new injection technique (NA/BoNT/A) based on the use of a specific adapter for needles (PCT/IT2011/000299) in one hand, and BoNT/A injection following the anaesthetic block of the wrist (WB/BoNT/A) in the other. Several measures of efficacy and safety were evaluated both before (T0) and four weeks after the treatment (T4): disease severity improvement, sweat reduction, handgrip strength decrease, pain/discomfort during the treatment, and patient’s global satisfaction. All patients were also re-evaluated through the gravimetric assessment of sweat production in both hands at T12 and T24 to compare the long-term efficacy of the two treatments. All patients were responsive to the treatments, and disease severity was significantly decreased at T4 compared to baseline (p < 0.0001). Both procedures were equally effective in reducing sweat production in the short term (p = 0.08 at T4), but WB/BoNT/A caused a higher decrease of handgrip strength compared with WB/BoNT/A at T4 (p < 0.0001). Finally, patients reported that NA/BoNT/A and WB/BoNT/A procedures were comparable for pain/discomfort (p = 0.204); however, they were globally more satisfied with the NA/BoNT/A rather than WB/BoNT/A method (p < 0.0001). No significant difference in percentage of clinical relapse at T12 and T24 was detected between hands treated via WB/BoNT/A or NA/BoNT/A (p = 0.70). The use of the described adapter to inject BoNT/A in the hands seems to lead the clinicians to obtain same therapeutic results of conventional method based on the use of anaesthetic block of the wrist. Moreover, this new injective approach seems to increase the safety of the treatment by reducing the extent of muscle weakness and is preferred by patients mostly because it makes the functional recovery of the hand faster.