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La vitamina D orale aumenta le cellule B CD38+ e le cellule T che producono IL-17

Oral-vitamin-DLa carenza di vitamina D (25-idrossivitamina D sierica < 50 nmol/l) è stata associata all'insorgenza di malattie immunologiche tra cui la dermatite atopica (AD), il lupus eritematoso cutaneo o sistemico e l'asma allergica.
In questo studio abbiamo valutato se l'integrazione orale di vitamina D (colecalciferolo) potesse determinare una modulazione sistemica del fenotipo delle popolazioni linfocitarie circolanti e se una determinata concentrazione sierica di 25-idrossivitamina D (25(OH)D) potesse comportare degli effetti sui linfociti stessi. Il colecalciferolo è stato somministrato a soggetti con deficit di vitamina D aumentando via via le dosi da 2000 fino a 8000 UI al giorno per 12 settimane: gli individui che non hanno assunto il colecalciferolo sono serviti da controllo.
Inoltre, sono state esaminate le cellule B e T periferiche attraverso l'analisi citofluorimetrica multicolore. Le concentrazioni sieriche medie di 25(OH)D sono aumentate fino a 159 ± 28.7 nmol/l con l'assunzione di colecalciferolo, mentre sono rimaste basse nel gruppo di controllo: 30.0 ± 12.5 nmol/l.

A seguito dell'assunzione di colecalciferolo, sono aumentate notevolmente le frequenze di cellule B esprimenti CD38, mentre si sono ridotte le cellule T helper CD4+ IFN-γ+ e/o IL-17+.
Applicando due diversi approcci di analisi (ROC ed analisi di regressione non lineare), abbiamo scoperto che questi dati si sono correlati con i livelli sierici di 25(OH)D. Pertanto, i nostri studi indicano che l'aumento delle concentrazioni sieriche di 25(OH)D determina una maggiore espressione di CD38 sulle cellule B e una ridotta produzione di citochine proinfiammatorie da parte delle cellule T.
In futuro, altri studi clinici controllati dovrebbero esplorare il ruolo terapeutico dei nostri risultati sulle malattie immunologiche sistemiche.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Oral vitamin D increases the frequencies of CD38+ human B cells and ameliorates IL-17 producing T cells

Rivista: Experimental Dermatology. doi: 10.1111/exd.12300

Autori: Gennadiy Drozdenko, Guido Heine, Margitta Worm

Affiliazioni:Klinik für Dermatologie, Venerologie und Allergologie, Allergie- Centrum-Charité, CCM, Charité — Universitätsmedizin Berlin, Germany

Abstract:
Vitamin D deficiency (serum 25- hydroxyvitamin D < 50 nmol/l) has been associated with the onset of immunologic diseases including atopic dermatitis (AD), cutaneous or systemic lupus erythematosus and allergic asthma. In the present study we assessed whether oral vitamin D (cholecalciferol) supplementation leads to a systemic modulation of the phenotype of circulating lymphocyte populations and whether a defined serum 25- hydroxyvitamin D (25(OH)D) concentration can be related to the effects on lymphocytes. Cholecalciferol was administered in a dose- escalation setting to vitamin D deficient individuals from 2000 up to 8000 IU daily for 12 weeks. Individuals without cholecalciferol intake served as controls. Peripheral B cells and T cells were examined by multicolour flow- cytometric analysis. The mean serum 25(OH)D concentrations increased upon cholecalciferol intake up to 159 ± 28.7 nmol/l, and remained low in the control group 30.0 ± 12.5 nmol/l. Following cholecalciferol intake, the frequencies of circulating CD38 expressing B cells were significantly increased and IFN-γ+ and/or IL-17+ CD4+ T helper cells were decreased. These data were identified to correlate with the serum 25(OH)D levels by applying two different analysis approaches (ROC and a non-linear regression analysis). Our data indicate that increasing 25(OH)D serum concentrations are associated with an increased expression of CD38 on B cells and a decreased T cell dependent proinflammatory cytokine production. The therapeutical role of our findings in systemic immunological diseases should be explored in the future by further controlled clinical studies.