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Effetto post-antimicotico e produzione di fosfolipasi da parte di Candida albicans orale

Candida-albicans-2In soggetti fumatori, diabetici, asmatici, portatori di protesi e individui sani dopo una breve esposizione a concentrazioni sub-terapeutiche di clorexidina gluconato.

La Candida albicans è il principale agente eziologico della candidosi orale e uno dei suoi più importanti fattori di virulenza è rappresentato dalla produzione di fosfolipasi extracellulari che possono essere modulate da concentrazioni sub-terapeutiche di agenti antifungini i quali, pertanto, ne riducono la patogenicità.
Quindi, considerando che la clorexidina gluconato (CG) è un comune collutorio antimicrobico utilizzato in odontoiatria e che la sua concentrazione in bocca raggiunge livelli subterapeutici per l'effetto diluente della saliva e l'azione pulente della muscolatura orale, è stato studiato l'effetto post-antimicotico (PAFE) e la produzione di fosfolipasi da parte di C.
albicans orale dopo una breve esposizione a concentrazioni sub-terapeutiche con CG.

Sono stati raccolti cinquanta campioni di C.
albicans orale da soggetti fumatori, diabetici, asmatici che facevano uso di steroidi inalatori, portatori di protesi parziali e individui sani; per 1 ora, gli isolati planctonici sono stati esposti a tre concentrazioni sub-terapeutiche di CG (0.005%, 0.0025% e 0.00125%).
Gli isolati non esposti al CG hanno rappresentato il gruppo di controllo.

Successivamente è stato rimosso l'antisettico ed è stato determinato il PAFE e la produzione di fosfolipasi attraverso un metodo turbidimetrico e un saggio su piastra utilizzando un mezzo agar con tuorlo d'uovo, rispettivamente.
Il PAFE medio (ore) di 50 isolati orali di C.
albicans dopo 1 ora di esposizione allo 0.005%, 0.0025% e 0.00125% di CG è stato di 6.97, 1.85 e 0.62 rispettivamente.

La produzione di fosfolipasi in questi isolati è stata significativamente soppressa con una riduzione percentuale del 21.68, 18.20 e 14.04% a seguito dell'esposizione allo 0.005%, 0.0025% e 0.00125% di CG rispettivamente.
Pertanto, una breve esposizione degli isolati di C.
albicans a concentrazioni sub-terapeutiche di CG potrebbe esercitare un effetto antimicotico sopprimendo la crescita e la produzione di fosfolipasi e reprimendo in tal senso la sua patogenicità.

Storia della pubblicazione:

Titolo: The postantifungal effect and phospholipase production of oral Candida albicans from smokers, diabetics, asthmatics, denture wearers and healthy individuals following brief exposure to subtherapeutic concentrations of chlorhexidine gluconate

Rivista: Mycoses. doi: 10.1111/myc.12194

Autori: Arjuna N. B. Ellepola, Bobby K. Joseph e Z. U. Khan

Affiliazioni:Department of Bioclinical Sciences, Faculty of Dentistry, Health Sciences Center, Kuwait University, Safat, Kuwait Department of Diagnostic Sciences, Faculty of Dentistry, Health Sciences Center, Kuwait University, Safat, Kuwait Department of Microbiology, Faculty of Medicine, Health Sciences Center, Kuwait University, Safat, Kuwait

Abstract:
Candida albicans is the major aetiological agent of oral candidosis and one of its important virulent factors is the production of extracellular phospholipases, which can be modulated by subtherapeutic concentrations of antifungal agents thus decreasing their pathogenicity. Hence, considering that chlorhexidine gluconate (CG) is a common antimicrobial mouthwash used in dentistry and that its concentration in the mouth reaches subtherapeutic levels during dosage intervals due to the diluent effect of saliva and cleansing effect of the oral musculature, the postantifungal effect (PAFE) and the phospholipase production of oral C. albicans following brief exposure to subtherapeutic concentrations of CG was studied. Fifty C. albicans planktonic oral isolates obtained from smokers, diabetics, asthmatics using steroid inhalers, partial denture wearers and healthy individuals were exposed to three subtherapeutic concentrations of CG (0.005%, 0.0025% and 0.00125%) for 1 h. Isolates unexposed to CG was the control group. Thereafter the antiseptic was removed and the PAFE and phospholipase production was determined by a turbidometric method and a plate assay using an egg yolk agar medium respectively. Mean PAFE (hours) of 50 oral isolates of C. albicans following 1-h exposure to 0.005%, 0.0025% and 0.00125% CG was 6.97, 1.85 and 0.62 respectively. The phospholipase production of these isolates was significantly suppressed with a percentage reduction of 21.68, 18.20 and 14.04% following exposure to 0.005%, 0.0025% and 0.00125% CG respectively. Brief exposure of C. albicans isolates to subtherapeutic concentrations of CG would wield an antifungal effect by suppressing growth and phospholipase production, thereby quelling its pathogenicity.