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Il collegamento fra psoriasi e infiammazione vascolare

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La gravità della psoriasi è associata al grado di infiammazione vascolare, al di là delle tradizionali considerazioni sui fattori di rischio cardiovascolare, questo quanto emerge da un piccolo studio caso-controllo pubblicato a metà ottobre nell'edizione online di Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology.

"I dati suggeriscono che le placche psoriasiche giocano un ruolo biologicamente attivo nel nel promuovere l'infiammazione nei siti remoti", scrivono il Dr. Haley B. Naik, del National Heart, Lung, and Blood Institute e del National Cancer Institute di Bethesda, e colleghi.

I ricercatori hanno scoperto che la psoriasi influenza l'attivazione dei granulociti neutrofili, le prime cellule presenti nelle placche psoriasiche, e dei loro marker. Inoltre, livelli più alti di S100A8/A9, una proteina dall'effetto infiammatorio che contribuisce ad aumentare il numero di granulociti neutrofili in circolo, sono correlati sia al livello di severità della malattia che al livello di infiammazione vascolare, misurato tramite tomografia computerizzata ad emissione di positroni con 18F-FDG. 

Secondo il parere degli autori, i risultati dello studio indicano che i granulociti neutrofili, fonti cellulari primarie della citochina proinfiammatoria interleuchina 17 nella malattia psoriasica, giocano un ruolo potenzialmente importante nelle malattie cardiovascolari correlate.

 

Dettagli dello studio

Lo studio ha analizzato 60 pazienti affetti da psoriasi (età media 47,5 anni; 28 uomini) e 20 soggetti controllo sani e corrispondenti per sesso ed età (età media 41,0 anni; 13 uomini) durante il periodo 2013-2015. Entrambi i gruppi erano composti da soggetti sovrappeso ma con basso rischio cardiovascolare, secondo il punteggio Framingham; circa la metà dei partecipanti in entrambi i gruppi presentava una storia clinica di dislipidemia. Nei pazienti affetti da psoriasi, i punteggi relativi allo Psoriasis Area and Severity Index scores (punteggio medio 5.4) erano coerenti con una severità della malattia da lieve a moderata e circa la metà dei pazienti erano in cura con farmaci biologici sistemici o altre terapie.

Il valore medio del rapporto neutrofili-linfociti era elevato nel gruppo psoriasi rispetto al controllo (2,1 contro 1,4; P < .001) ed è stato rilevato un trend non significativo di aumento dei valori medi di PCR ad alta sensibilità (2,0 contro 1,4 mg/L; P = .18), elementi che suggeriscono uno stato di infiammazione sistemica sub-clinica nei pazienti affetti da psoriasi, rispetto ai pazienti del gruppo di controllo. Nel gruppo psoriasi, inoltre, sono stati rilevati altri indicatori di una maggiore attivazione del sistema immunitario, tra cui l'interleuchina 6 e il fattore di necrosi tumorale alfa.

I ricercatori hanno anche scoperto che i livelli di proteina S100A8/A9 erano collegati sia alla gravità della psoriasi (p = 02) che al livello di infiammazione vascolare (P = .02). Secondo gli autori: "È possibile che la proteina S100A8/A9 serva da mediatore o sia il sottoprodotto di uno dei possibili pathway che collegano la gravità della psoriasi al grado di infiammazione delle arterie". Per quanto riguarda l'infiammazione vascolare, non sono emerse differenze significative relative al sesso o all'etnia, tanto nel gruppo psoriasi che nel controllo.

Punteggi più alti rispetto allo Psoriasis Area and Severity Index, nei pazienti affetti da psoriasi, erano associati a un incremento del TBR aortico ( β= 0.41; P = .001), un'associazione che è rimasta significativa anche dopo le correzioni per età, sesso e punteggio Framingham.I ricercatori hanno anche segnalato un aumento della frequenza dei neutrofili (media 3,7 nel gruppo psoriasi contro 2,9 nei controlli; p = 0,02) e attivazione da parte dei neutrofili di di CD16 e CD62L nel sangue.

"L'associazione tra la severità della psoriasi e gli esiti della malattia vascolare aterosclerotica è ormai consolidata, da studi di coorte e da diversi studi clinici", ha detto il Dr. Vinod Chandran, professore di reumatologia presso la University of Toronto in Canada. "Il lavoro di ricerca traslazionale in questo studio fornisce prove solide, basate sull'imaging dell'infiammazione vascolare e sulla valutazione clinica della gravità della psoriasi, sui fattori di rischio tradizionali e su precisi biomarker, a sostegno dell'ipotesi secondo la quale la gravità della psoriasi è associata ad un aumento dell'infiammazione vascolare che va oltre i fattori di rischio per le malattie vascolare associati alla psoriasi", ha proseguito.

Sebbene i meccanismi sottesi a questo collegamento siano ancora sconosciuti, i dati sembrano dimostrare che meccanismi simili sono all'opera nei siti di infiammazione vascolari e in quelli colpiti da placche psoriasiche, il Dr. Chandran ha commentato: "Gli studi precedenti hanno dimostrato un potenziale collegamento fra trascrizione genetica alterata nella pelle e cambiamenti nei marker relative alle comorbidità comunemente osservate nei pazienti affetti da psoriasi da moderata a severa".

Pur definendo il loro studio come il primo tentativo di delineare una caratterizzazione sistematica del legame fra gravità della psoriasi e livello di infiammazione vascolare, gli autori ammettono che la struttura dello studio impedisce di stabilire rapporti di causalità e sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per comprendere a fondo il rapporto fra psoriasi e infiammazione vascolare, nonché il mutare di questo rapporto a seguito della terapia con farmaci biologici.

Riferimenti:

Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology, 115.306460, ottobre 2015; doi: 10.1161/ATVBAHA.115.306460