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Citotossicità, CD1d-dipendente, delle cellule iNKT contro i cheratinociti nella dermatite allergica da contatto

KeratinocytesSi pensa che i linfociti T CD8+ convenzionali possano essere le principali cellule effettrici nella dermatite allergica da contatto (ACD).

Tuttavia, un lavoro precedente ha dimostrato una significativa popolazione di cellule T natural killer invarianti (cellule iNKT) nella fase di scatenamento di ACD. In questo studio, abbiamo studiato la capacità delle cellule iNKT di fungere da linfociti effettori nella ACD.

Usando la colorazione in situ di campioni bioptici di pelle da lesioni ACD, abbiamo osservato cellule iNKT intra-epidermiche. La presenza di queste cellule fornisce la possibilità di interazioni con i cheratinociti (KC), le cellule di Langerhans (LC) e le cellule presentanti l'antigene (APC) che portano CD1d.

L'indagine dei profili di espressione genica di molecole citotossiche effettrici in sette casi diversi di ACD ha dimostrato che l'espressione di perforina e di granzimi A, B, K è significativamente elevate nella ACD rispetto ad una coppia di cute clinicamente normale.

L'immuno-colorazione dei campioni bioptici di pelle con ACD ha infatti rivelato che questi granuli citotossici sono localizzati nelle cellule iNKT. Gli studi di presentazione dell'antigene di KC alle cellule iNKT ha mostrato che queste cellule epiteliali non attivano l'espressione dei geni effettori di citotossicità nelle cellule iNKT a riposo, ma hanno la capacità di fungere da bersagli per le cellule iNKT attivate, la qual cosa è dipendente dall'espressione di CD1d.

Le LC mature non sono in grado di presentare glicolipidi alle cellule iNKT, e non sopra-regolano CD1d in vitro in presenza di una grande varietà di stimoli maturativi o in vivo durante ACD.

Questi dati suggeriscono che le iNKT possono servire come cellule effettrici durante l'ACD umana, e possono fornire la spinta per lo sviluppo di glicolipidi inibitori come agenti terapeutici per ACD.

Storia della pubblicazione:

Titolo: CD1d-Dependent, iNKT-Cell Cytotoxicity Against Keratinocytes in Allergic Contact Dermatitis

Rivista: Experimental Dermatology. doi: 10.1111/exd.12036

Autori: Anna Balato, Yuming Zhao, Erin Harberts, Patricia Groleau, Juan Liu, Rita Fishelevich, Anthony A. Gaspari

Affiliazioni: Department of Dermatology, University of Naples Federico II School of Medicine, Naples, Italy

Department of Dermatology, University of Maryland Baltimore, MD

Department of Molecular Microbiology and Immunology, University of Maryland, Baltimore

Abstract: 

Conventional CD8+ T-lymphocytes are thought to be major effector cells in allergic contact dermatitis (ACD). However, previous work has demonstrated a significant population of invariant natural killer T-cells (iNKT-cells) in the elicitation phase of ACD. In this study, we investigate if iNKT-cells have the capacity to serve as effector lymphocytes in ACD. Using in situ staining of skin biopsy specimens from ACD lesions we observed intra-epidermal iNKT-cells. Presence of these cells provides the possibility of interactions with keratinocytes (KC), Langerhans cells (LC) and CD1d bearing antigen presenting cells (APC). Investigation into gene expression profiles of cytotoxic effector molecules in seven different cases of ACD found that the expression of perforin and granzymes A,B,K were significantly elevated in ACD relative to paired clinically normal skin. Immunostaining of ACD skin biopsy specimens revealed that these cytotoxic granules indeed localized to iNKT-cells. Studies of antigen presentation of KC to iNKT-cells show that these epithelial cells do not activate the expression of cytotoxicity effector genes in resting iNKT-cells, but had the capacity to serve as targets for activated iNKT-cells, which was dependent on CD1d expression. Mature LC were not able to present glycolipids to iNKT-cells, and did not up-regulate CD1d in vitro to a variety of maturational stimuli or in vivo during ACD. These data suggest that iNKT-cells can serve as effector cells during human ACD, and provide the rationale for developing inhibitory glycolipids as therapeutic agents for ACD.