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Modelli di danno termico dei diodi laser per la rimozione dei peli, rispetto a vari tipi di pelle, densità e colore dei peli: uno studio di simulazione

Thermal-damage-patternsÈ importante evitare effetti collaterali indesiderati dei laser a diodi per la rimozione dei peli, in particolare nella pelle scura. Questo studio ha simulato i modelli di danno termico provocati dai laser a diodi per la rimozione dei peli in diversi tipi di pelle, con diversi colori di peli e diverse densità dei peli stessi.

MATERIALI E METODI:

Il software LITCIT è stato utilizzato con un tessuto modellato come due componenti, la cute e i peli. Sono stati inseriti: i coefficienti di assorbimento dei vari tipi di pelle (f(mel) = 5%, 10%, 15%, e 20%), i parametri del laser, e le proprietà opto-termiche del tessuto.

RISULTATI:

Per tutti i tipi di pelle c'è stato un significativo danno termico indesiderato sull'epidermide a seguito di un aumento della fluenza. L'utilizzo di più lunghe durate degli impulsi è accompagnato da un effettivo danno termico al follicolo pilifero, mentre preserva l'epidermide nella pelle di tipo II e III, un risultato non raggiunto per la pelle più scura. Indipendentemente dalla durata dell'impulso, quando la distanza tra i follicoli piliferi è ≤ 0.5 mm, vi è un aumento significativo del danneggiamento termico dell'epidermide interfollicolare con fluenze elevate rispetto a densità più basse dei peli (spazio interfollicolare ≥ 1 mm). Per i peli più chiari, usando durate degli impulsi più lunghe, sono necessarie fluenze più elevate al fine di ottenere lo stesso livello di danno termico del follicolo pilifero di quando viene utilizzata un'ampiezza ridotta degli impulsi.

CONCLUSIONI:

Nei tipi più chiari di pelle, allungando la durata dell'impulso del laser a diodi (fino a 400 ms) aumenta l'efficacia mentre viene protetta l'epidermide dal danno termico indesiderato. Tuttavia, è necessario utilizzare fluenze inferiori mentre si impiega una durata dell'impulso più lunga, per evitare irreversibili danni termici all'epidermide caratterizzata da toni più scuri, aspetto che si applica anche alle aree con elevate densità pilifera.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Thermal damage patterns of diode hair-removal lasers according to various skin types and hair densities and colors: a simulation study.

Rivista: Photomed Laser Surg. 2012 Jul;30(7):374-80. doi: 10.1089/pho.2011.3152. Epub 2012 Jun 1.

Autori: Shirkavand A, Ataie-Fashtami L, Sarkar S, Alinaghizadeh MR, Fateh M, Zand N, Djavid GE.

Affiliazioni: Research Center for Science and Technology in Medicine (RCSTIM), Tehran University of Medical Sciences, Tehran, Iran.

Abstract: 

BACKGROUND AND OBJECTIVE:

It is important to prevent unwanted side effects of diode hair-removal lasers especially in dark skin tones. This study simulates the thermal damage patterns caused by diode hair-removal lasers in different skin types, hair colors, and hair densities.

MATERIALS AND METHODS:

LITCIT software has been used with the tissue modeled as two components, the skin and the hair. The absorption coefficients of various skin types (f(mel)=5%, 10%, 15%, and 20%), laser parameters, and optothermal properties of tissue were inputs.

RESULTS:

For all skin types there was a significant unwanted thermal damage to the epidermis as a result of fluence increase. Using longer pulse durations is accompanied by effective thermal damage to the hair follicle, while preserving the epidermis in skin types II and III, an effect not achieved in darker skins. Regardless of pulse duration, when the distance between hair follicles is ≤ 0.5 mm, there is a significant increase in thermal damage to interfollicular epidermis with high fluences compared with lower hair densities (interfollicular space ≥ 1 mm). In lighter hairs, while using longer pulse durations, higher fluences are needed in order to obtain the same level of thermal damage in the hair follicle as shorter pulse widths.

CONCLUSIONS:

In lighter skin types, lengthening the pulse duration of diode lasers (up to 400 ms) increases efficacy while preserving epidermis from unwanted thermal damage. However, it is necessary to use lower fluences while using longer pulse duration to avoid irreversible thermal damage to epidermis in darker tones, as is also true for locations with higher hair densities.