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Trattamento dell'orticaria cronica refrattaria: opzioni terapeutiche attuali e future

urticariaL'orticaria cronica è una malattia dolorosa che colpisce fino all'1% della popolazione generale e che può veramente peggiorare la qualità di vita di una persona. In passato, il trattamento di prima linea prevedeva l'uso degli antistaminici, mentre oggi si basa soprattutto sull'impiego di antistaminici di seconda generazione che non sono più sedativi. Seguendo le raccomandazioni delle recenti linee guida internazionali, nei pazienti che non rispondono agli antistaminici con le dosi normali, la posologia giornaliera può essere aumentata fino a quattro volte tanto.
Tuttavia, una percentuale significativa di pazienti con orticaria cronica viene monitorata poco e quindi si devono considerare altri approcci terapeutici.
In questo articolo esaminiamo criticamente tutte le opzioni terapeutiche di terza e quarta linea adatte ai pazienti la cui malattia è refrattaria agli antistaminici, prendendo in considerazione i corticosteroidi sistemici, gli antagonisti del recettore dei leucotrieni, i diversi farmaci anti-infiammatori (dapsone, sulfasalazina, idrossiclorochina), i farmaci immunosoppressori (inibitori della calcineurina, metotrexato, ciclofosfamide, azatioprina, micofenolato mofetile), le immunoglobuline per via endovenosa e nuove opzioni di trattamento (come omalizumab e altri farmaci biologici).
Inoltre, sulla base delle recenti scoperte sui meccanismi patogenetici, l'articolo esamina le possibili opzioni terapeutiche del futuro e considera il trattamento dell'orticaria non responsiva agli antistaminici in alcune categorie particolari come i bambini e le donne in gravidanza o in allattamento.
Per molti farmaci sopra riportati, le prove a sostegno del loro uso sono ancora limitate e quindi insufficienti per raccomandarne un impiego routinario; di conseguenza, alcuni composti dovrebbero essere considerati solo per casi specifici e in contesti adeguati.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Treatment of Refractory Chronic Urticaria: Current and Future Therapeutic Options

Rivista: American Journal of Clinical Dermatology

Autori: Riccardo Asero, Alberto Tedeschi, Massimo Cugno

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Abstract:
Chronic urticaria is a distressing disease that affects up to 1 % of the general population at a time point in life and may severely worsen the quality of life. First-line treatment has been based on antihistamines, and presently relies on the use of non-sedating, second-generation antihistamines; following the recommendations of the recent international guidelines, in patients who do not respond to antihistamines at licensed doses, the daily dosage of these drugs can be increased up to fourfold. Nonetheless, a significant proportion of patients with chronic urticaria remain poorly controlled; in these cases, alternative therapeutic approaches have to be considered. This article critically reviews all of the third- and fourth-line treatment options suggested for patients whose disease is refractory to antihistamines, including systemic corticosteroids, leukotriene receptor antagonists, several different anti-inflammatory drugs (dapsone, sulfasalazine, hydroxychloroquine), various immunosuppressive drugs (calcineurin inhibitors, methotrexate, cyclophosphamide, azathioprine, mycophenolate mofetil), intravenous immunoglobulin, and newer treatment options, such as omalizumab and other biologic drugs. In addition, the article examines possible future treatment options based on recent findings about pathogenic mechanisms, and considers the treatment of antihistamine-unresponsive urticaria in special conditions such as children and pregnancy/lactation. The evidence supporting the use of several of the discussed drugs is presently limited and thus insufficient to recommend their routine use; as a consequence, such compounds should be considered only in specific cases and in adequate settings.