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Efficacia dell'analogo della melanocortina nel trattamento dei pazienti con malattia di Hailey-Hailey.

melanocortinLa malattia di Hailey-Hailey (HHD) è una rara malattia cronica e recidivante, caratterizzata da un'eruzione vescicolare; dal punto di vista clinico, le erosioni si localizzano inizialmente nelle regioni intertriginose e sono caratterizzate istologicamente da un'acantolisi soprabasale. Lo stress ossidativo gioca un ruolo specifico nella patogenesi dell'HHD, regolando l'espressione di quei fattori importanti per la proliferazione e la differenziazione dei cheratinociti.

Obiettivo
Data l'importanza dello stress ossidativo nell'HHD, abbiamo studiato gli effetti delle proprietà antiossidanti di un analogo dell'α-MSH, l'Nle4-D-Phe7-α-MSH (afamelanotide), nei cheratinociti provenienti dalle lesioni dell'HHD.

Risultati
Il trattamento dei cheratinociti lesionali dell'HHD con afamelanotide ha contribuito alla sovra-regolazione di Nrf2 [fattore di trascrizione nucleare (eritroide 2 correlato) simile], un fattore di trascrizione redox sensibile che gioca un ruolo centrale nell'omeostasi redox durante lo stress ossidativo. Inoltre, il trattamento con afamelanotide ha ripristinato la normale capacità proliferativa dei cheratinociti provenienti dalle lesioni. I nostri risultati hanno mostrano come l'Nrf2 sia un obiettivo importante della via di segnalazione dell'afamelanotide, andando a ridurre direttamente lo stress ossidativo. Siccome l'afamelanotide possiede degli effetti antiossidanti, abbiamo anche valutato il potenziale clinico di questo analogo dell'α-MSH nel trattamento di pazienti con HHD. In uno studio pilota, in aperto di fase II, sono stati somministrati 16 mg di afamelanotide per via sottocutanea — con una formulazione a rilascio sostenuto e ad impianto riassorbibile — in due pazienti con HHD che avevano un certo numero di lesioni cutanee di lunga data. Per entrambi i pazienti, i punteggi del questionario Short Form-36 sono migliorati dopo 30 giorni dalla prima iniezione di afamelanotide, ed entrambi hanno visto la scomparsa completa delle lesioni da HHD dopo 60 giorni dalla prima iniezione, indipendentemente dalla posizione delle lesioni.

Conclusioni
L'afamelanotide è efficace per il trattamento delle lesioni cutanee nella HHD.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Efficacy of the melanocortin analogue Nle4-D-Phe7-α-melanocyte-stimulating hormone in the treatment of patients with Hailey–Hailey disease

Rivista: Clinical and Experimental Dermatology. doi: 10.1111/ced.12203

Autori: G. Biolcati, C. Aurizi, L. Barbieri, S. Cialfi, I. Screpanti, C. Talora

Affiliazioni:Porphyria Center, San Gallicano Institute IRCCS, Rome, Italy Department of Molecular Medicine, Sapienza University of Rome, Rome, Italy

Abstract:
Background Hailey–Hailey disease (HHD) is a rare, chronic and recurrent blistering disorder, which is characterized clinically by erosions occurring primarily in intertriginous regions, and histologically by suprabasal acantholysis. Oxidative stress plays a specific role in the pathogenesis of HHD, by regulating the expression of factors playing an important role in keratinocyte proliferation and differentiation. Aim Given the significance of oxidative stress in HHD, we investigated the potential effects of the antioxidant properties of an α-MSH analogue, Nle4-D-Phe7-α-MSH (afamelanotide), in HHD lesion-derived keratinocytes. Results Treatment of HHD-derived keratinocytes with afamelanotide contributed to upregulation of Nrf2 [nuclear factor (erythroid-derived 2)-like 2], a redox-sensitive transcription factor that plays a pivotal role in redox homeostasis during oxidative stress. Additionally, afamelanotide treatment restored the defective proliferative capability of lesion-derived keratinocytes. Our results show that Nrf2 is an important target of the afamelanotide signalling that reduces oxidative stress. Because afamelanotide possesses antioxidant effects, we also assessed the clinical potential of this α-MSH analogue in the treatment of patients with HHD. In a phase II open-label pilot study, afamelanotide 16 mg was administered subcutaneously as a sustained-release resorbable implant formulation to two patients with HHD, who had a number of long-standing skin lesions. For both patients, their scores on the Short Form-36 improved 30 days after the first injection of afamelanotide, and both had 100% clearance of HHD lesions 60 days after the first injection, independently of the lesion location. Conclusions Afamelanotide is effective for the treatment of skin lesions in HHD.