La psoriasi è legata ad un maggior rischio di depressione
Le persone affette da psoriasi sono a maggior rischio di depressione, questa l'interpretazione dei risultati di una ricerca recentemente presentata durante il simposio estivo annuale della American Academy of Dermatology tenutosi a New York.
Si stima che circa 7,5 milioni di persone negli Stati Uniti siano affette da psoriasi, una malattia che può insorgere ad ogni età ma che si sviluppa tipicamente fra i 15 e i 25 anni. Le cause esatte della psoriasi sono ancora ignote, ma i ricercatori credono che possa essere innescata dall'attacco da parte del sistema immunitario di cellule sane, in particolare di cellule cutanee. Il risultato è comunemente noto con il nome di psoriasi a placche.
La sintomatologia della psoriasi a placche comprende prurito, pelle screpolata e indolenzita, soprattutto nelle zone dei gomiti, delle ginocchia, del cuoio capelluto, della schiena, del volto, dei palmi delle mani e delle piante dei piedi. Il Dr. Roger S. Ho, assistente di Dermatologia presso la NYU School of Medicine di New York, riferisce di aver visto con i suoi occhi i pazienti affetti da psoriasi diventare depressi e per questo motivo, insieme ai suoi colleghi, ha deciso di analizzare in maniera più accurata questa associazione.
I ricercatori hanno analizzato i dati provenienti dal National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), condotto su 12.382 adulti, alcuni dei quali affetti da psoriasi. Secondo i risultati del sondaggio, circa il 16,5% dei pazienti con psoriasi esibisce una sintomatologia compatibile con i criteri diagnostici per la depressione maggiore e il team ha calcolato che gli individui affetti da questa patologia hanno un rischio di depressione due volte superiore rispetto a quelli senza psoriasi. I ricercatori hanno inoltre sottolineato come i risultati da loro ottenuti abbiamo mostrato una correlazione anche dopo la correzione per età, razza, sesso, indice di massa corporea (BMI), attività fisica, uso di alcool e tabacco e storia clinica.
Gli autori dello studio hanno dichiarato di non essere in grado, al momento, di individuare esattamente il motivo per cui le persone con psoriasi sono a maggior rischio di depressione, ma il Dr. Ho ipotizza che questa associazione possa essere dovuta allo stigma associato a questa patologia cutanea. Egli spiega che, poiché la psoriasi è ben visibile sulla pelle di un paziente, le persone possono "reagire sfavorevolmente" nei confronti dell'individuo affetto.
Sulla base dei loro risultati, i ricercatori consigliano ai pazienti affetti da psoriasi di rivolgersi ad un medico non appena si accorgono di avere sintomi ricollegabili alla depressione. Il Dr. Ho ha aggiunto: "La psoriasi ha un impatto significativo sul benessere psico-fisico del paziente e può aumentare il rischio di depressione. Non posso che incoraggiare i pazienti a consultare un dermatologo per trovare un trattamento che permetta loro di migliorare la gestione della sintomatologia e di conseguenza la qualità della vita":
Il Dr. Ho ha inoltre sottolineato l'importanza per i pazienti affetti da psoriasi, così come per i familiari e il personale medico, dell'essere coscienti del legame esistente fra psoriasi e depressione, così che ai primi sintomi di depressione si possa subito correre ai ripari. Secondo il team del Dr. Ho, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se ci siano fattori biologici o genetici che possono aumentare il rischio di depressione nei pazienti affetti da psoriasi.
Riferimenti:
American Academy of Dermatology, 'Research links psoriasis, depression', 20 agosto 2015.