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Trattamenti topici per le verruche cutanee

Viral-wartsLe verruche virali sono una condizione comune della pelle, che possono variare da uno stato di gravità fino a quello di fastidio e che si risolvono spontaneamente in una condizione cronica fastidiosa. Sono disponibili molti trattamenti tropici diversi.

OBIETTIVI:

Valutare l'efficacia dei trattamenti locali per le verruche cutanee non-genitali, in adulti e bambini sani, immunocompetenti.

METODI DI RICERCA:

Abbiamo aggiornato le nostre ricerche delle seguenti banche dati a Maggio 2011: Registro Specializzato Cochrane del Gruppo sulla Pelle, CENTRAL nella Libreria Cochrane, MEDLINE (dal 2005), EMBASE (dal 2010), AMED (dal 1985), LILACS (dal 1982), e CINAHL (dal 1981). Abbiamo ricercato liste di referenze di articoli e registri online degli articoli, per le prove in corso.

CRITERI DI SELEZIONE:

Studi randomizzati e controllati (RCTs) di trattamenti topici per verruche cutanee non-genitali.

RACCOLTA DATI E ANALISI:

Due autori, in modo indipendente, hanno selezionato gli studi ed estratto i dati; un terzo autore ha risolto eventuali divergenze.

RISULTATI PRINCIPALI:

Abbiamo incluso 85 studi, per un totale di 8815 partecipanti randomizzati (26 nuovi studi sono stati inseriti in questo aggiornamento). C'è stata una vasta gamma di trattamenti tra loro diversi e un'ampia varietà nella progettazione degli studi. Molti degli studi sono stati giudicati ad alto rischio di bias in una o più aree di ideazione del progetto. Gli studi dell'acido salicilico (SA) rispetto al placebo hanno mostrato che il primo aumenta significativamente la probabilità di eliminazione delle verruche da tutti i siti (RR (rapporto di rischio) 1.56, 95% CI (intervallo di confidenza) da 1.20 a 2.03). L'analisi dei sottogruppi per i diversi siti, come le mani (RR 2.67, 95% CI da 1.43 a 5.01) e i piedi (RR 1.29, 95% CI da 1.07 a 1.55), ha suggerito che potrebbe essere più efficace per le mani che per i piedi. Una meta-analisi della crioterapia rispetto al placebo per le verruche in tutti i siti, non ha favorito l'intervento ma neanche il controllo (RR 1.45, 95% CI da 0.65 a 3.23). L'analisi dei sottogruppi per i diversi siti, come le mani (RR 2.63, IC 95% da 0.43 a 15.94) e i piedi (RR 0.90, 95% CI da 0.26 a 3.07), ha suggerito ancora una volta migliori risultati per le mani rispetto ai piedi. Uno studio ha dimostrato che la crioterapia è migliore sia del placebo che di SA, ma solo per le verruche delle mani. Non c'è stata alcuna significativa differenza nei tassi di guarigione tra la crioterapia ad intervalli di 2, 3 e 4 settimane. La crioterapia aggressiva si è dimostrata più efficace della crioterapia lieve (RR 1.90, 95% CI da 1.15 a 3.15), ma con un aumento degli effetti collaterali. La meta-analisi non ha dimostrato una differenza significativa di efficacia tra la crioterapia ed SA, in tutti i siti (RR 1.23, 95% CI da 0.88 a 1.71) o in analisi di sottogruppo per le mani e i piedi. Due studi, con 328 partecipanti, hanno dimostrato che l'SA e la crioterapia combinati insieme sono più efficaci del solo SA (RR 1.24, 95% CI da 1.07 a1.43). Il benefico della bleomicina intralesionale rimane incerta così come è inconsistenze l'evidenza. Lo studio più informativo, con 31 partecipanti, non ha mostrato alcuna differenza significativa nel tasso di guarigione tra la bleomicina e le iniezioni saline (RR 1.28, 95% CI da 0.92 a 1.78). Il dinitroclorobenzene, per più del doppio è stato efficace come il placebo in 2 studi con 80 partecipanti (RR 2.12, 95% CI da 1.38 a 3.26). Due studi di clear duct tape, con 193 partecipanti, non hanno dimostrato alcun vantaggio rispetto al placebo (RR 1.43, 95% CI da 0.51 a 4.05). Non è stato possibile combinare i dati provenienti dagli studi sui seguenti trattamenti: 5-fluorouracile intralesionale, zinco topico, nitrato di argento (che ha dimostrato possibili effetti benefici), 5-fluorouracile topico, dye laser pulsato, terapia fotodinamica, fenolo 80%, imiquimod in crema 5%, antigene intralesionale, e alfa-lattoalbumina-acido oleico topico (che non ha mostrato alcun vantaggio rispetto al placebo). Non abbiamo individuato RCTs con valutazione della chirurgia (raschiamento, escissione), della formaldeide, della podofillotossina, della cantaridina, del difenciprone o dell'acido squarico dibutilestere.

CONCLUSIONI DEGLI AUTORI:

I dati dai due nuovi studi clinici, che confrontavano l'SA e la crioterapia hanno permesso una migliore valutazione dell'efficacia. L'evidenza rimane più consistente per SA, ma mostra solo un modesto effetto terapeutico. Nel complesso, gli studi che hanno comparato il placebo alla crioterapia non hanno mostrato alcuna differenza significativa in termini di efficacia, ma lo stesso è stato vero per gli studi di confronto tra la crioterapia e l'SA. Solo uno studio ha dimostrato che la crioterapia è migliore sia di SA che del placebo, e questo riguardava solo le verruche delle mani. Gli effetti collaterali, come il dolore, le bolle e le cicatrici, non sono stati sempre riportati, ma sono stati probabilmente più comuni con la crioterapia. Nessuno degli altri trattamenti rivisti è apparso più sicuro o più efficace di SA e della crioterapia. Due studi clear duct tape non hanno dimostrato alcun vantaggio rispetto al placebo. Il dinitroclorobenzene (e possibilmente anche altri simili sensibilizzatori da contatto) possono essere utili per il trattamento delle verruche refrattarie.

Storia della pubblicazione:

Titolo: Topical treatments for cutaneous warts.

Rivista: Cochrane Database Syst Rev. 2012 Sep 12;9:CD001781. doi: 10.1002/14651858.CD001781

Autori: Kwok CS, Gibbs S, Bennett C, Holland R, Abbott R.

Affiliazioni: Norwich Medical School, University of East Anglia, Norwich, UK.

Abstract: 

BACKGROUND:

Viral warts are a common skin condition, which can range in severity from a minor nuisance that resolve spontaneously to a troublesome, chronic condition. Many different topical treatments are available.

OBJECTIVES:

To evaluate the efficacy of local treatments for cutaneous non-genital warts in healthy, immunocompetent adults and children.

SEARCH METHODS:

We updated our searches of the following databases to May 2011: the Cochrane Skin Group Specialised Register, CENTRAL in The Cochrane Library, MEDLINE (from 2005), EMBASE (from 2010), AMED (from 1985), LILACS (from 1982), and CINAHL (from 1981). We searched reference lists of articles and online trials registries for ongoing trials.

SELECTION CRITERIA:

Randomised controlled trials (RCTs) of topical treatments for cutaneous non-genital warts.

DATA COLLECTION AND ANALYSIS:

Two authors independently selected trials and extracted data; a third author resolved any disagreements.

MAIN RESULTS:

We included 85 trials involving a total of 8815 randomised participants (26 new studies were included in this update). There was a wide range of different treatments and a variety of trial designs. Many of the studies were judged to be at high risk of bias in one or more areas of trial design.Trials of salicylic acid (SA) versus placebo showed that the former significantly increased the chance of clearance of warts at all sites (RR (risk ratio) 1.56, 95% CI (confidence interval) 1.20 to 2.03). Subgroup analysis for different sites, hands (RR 2.67, 95% CI 1.43 to 5.01) and feet (RR 1.29, 95% CI 1.07 to 1.55), suggested it might be more effective for hands than feet.A meta-analysis of cryotherapy versus placebo for warts at all sites favoured neither intervention nor control (RR 1.45, 95% CI 0.65 to 3.23). Subgroup analysis for different sites, hands (RR 2.63, 95% CI 0.43 to 15.94) and feet (RR 0.90, 95% CI 0.26 to 3.07), again suggested better outcomes for hands than feet. One trial showed cryotherapy to be better than both placebo and SA, but only for hand warts.There was no significant difference in cure rates between cryotherapy at 2-, 3-, and 4-weekly intervals.Aggressive cryotherapy appeared more effective than gentle cryotherapy (RR 1.90, 95% CI 1.15 to 3.15), but with increased adverse effects.Meta-analysis did not demonstrate a significant difference in effectiveness between cryotherapy and SA at all sites (RR 1.23, 95% CI 0.88 to 1.71) or in subgroup analyses for hands and feet.Two trials with 328 participants showed that SA and cryotherapy combined appeared more effective than SA alone (RR 1.24, 95% CI 1.07 to 1.43).The benefit of intralesional bleomycin remains uncertain as the evidence was inconsistent. The most informative trial with 31 participants showed no significant difference in cure rate between bleomycin and saline injections (RR 1.28, 95% CI 0.92 to 1.78).Dinitrochlorobenzene was more than twice as effective as placebo in 2 trials with 80 participants (RR 2.12, 95% CI 1.38 to 3.26).Two trials of clear duct tape with 193 participants demonstrated no advantage over placebo (RR 1.43, 95% CI 0.51 to 4.05).We could not combine data from trials of the following treatments: intralesional 5-fluorouracil, topical zinc, silver nitrate (which demonstrated possible beneficial effects), topical 5-fluorouracil, pulsed dye laser, photodynamic therapy, 80% phenol, 5% imiquimod cream, intralesional antigen, and topical alpha-lactalbumin-oleic acid (which showed no advantage over placebo).We did not identify any RCTs that evaluated surgery (curettage, excision), formaldehyde, podophyllotoxin, cantharidin, diphencyprone, or squaric acid dibutylester.

AUTHORS' CONCLUSIONS:

Data from two new trials comparing SA and cryotherapy have allowed a better appraisal of their effectiveness. The evidence remains more consistent for SA, but only shows a modest therapeutic effect. Overall, trials comparing cryotherapy with placebo showed no significant difference in effectiveness, but the same was also true for trials comparing cryotherapy with SA. Only one trial showed cryotherapy to be better than both SA and placebo, and this was only for hand warts. Adverse effects, such as pain, blistering, and scarring, were not consistently reported but are probably more common with cryotherapy.None of the other reviewed treatments appeared safer or more effective than SA and cryotherapy. Two trials of clear duct tape demonstrated no advantage over placebo. Dinitrochlorobenzene (and possibly other similar contact sensitisers) may be useful for the treatment of refractory warts.