In evidenza: Primo Incontro AITEB — Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino

L’Associazione Italiana Terapie Estetiche con Botulino (AITEB) è nata due anni fa con…

News Dermatologia

Plasma ricco di piastrine autologo
Modalità di somministrazione topica rispetto a quella intradermica dopo trattamento con laser al biossido di carbonio frazionato ablativo per le cicatrici atrofiche dell'acne Recentemente è stato proposto l'uso aggiuntivo del plasma ricco di piastrine (PRP) al trattamento con laser frazionato ad anidride carbonica (FCL) per la risoluzione delle cicatrici da acne. Obiettivo Confrontare l'efficacia e la sicurezza di due modalità di somministrazione del PRP autologo (iniezione intradermica (ID) e applicazione topica) dopo l'FCL con il solo FCL per il trattamento delle cicatrici atrofiche dell'acne. Pazienti e metodi Trenta pazienti sono stati suddivisi casualmente in due gruppi e tutti sono stati sottoposti a terapia di metà faccia. Al gruppo 1 è stato somministrato FCL seguito da PRP ID su un lato e FCL seguito da ID salina sull'altro lato. Nel gruppo 2, un lato della faccia è stato trattato con FCL seguito da PRP ID, mentre l'altra parte ha ricevuto FCL seguito da PRP topica. Ogni paziente è stato sottoposto a 3 sessioni mensili di trattamento. Inoltre, è stata fatta una valutazione finale dopo 6 mesi. Risultati Le aree sottoposte a terapia di combinazione con PRP e FCL hanno avuto una risposta significativamente migliore (p = .03), meno effetti collaterali e tempi di inattività più brevi (p = .02) rispetto alle aree trattate con FCL, anche se, per quanto riguarda il grado di risposta e il tempo di inattività, non si sono osservate significative differenze con le aree trattate con PRP topico o ID (p = .10); le aree trattate per via topica hanno avuto punteggi di dolore significativamente più bassi. Conclusione Lo studio corrente introduce la combinazione del PRP topico e dell'FCL come modalità efficace e sicura nel trattamento delle cicatrici atrofiche dell'acne dimostrando un tempo di inattività inferiore rispetto al solo FCL e una migliore tollerabilità rispetto all'FCL combinato con PRP ID. Storia della pubblicazione: Titolo: Autologous Platelet Rich Plasma: Topical Versus Intradermal After Fractional Ablative Carbon Dioxide Laser Treatment of Atrophic Acne Scars Rivista: Dermatologic Surgery. doi: 10.1111/dsu.12392 Autori: Heba I. Gawdat, Rehab A. Hegazy, Marwa M. Fawzy, Marwa Fathy Affiliazioni:Department of Dermatology, Faculty of Medicine, Cairo University, Cairo, Egypt Abstract: Background A proposal has recently been made regarding the potential adjuvant use of platelet-rich plasma (PRP) with fractional carbon dioxide laser (FCL) for the correction of acne scars. Objective To compare the efficacy and safety of two administration modes of autologous PRP (intradermal injection (ID) and topical application) after FCL with that of FCL alone in the treatment of atrophic acne scars. Patients and Methods Thirty patients were randomly divided into two groups. Both underwent split-face therapy. Group 1 was administered FCL followed by ID PRP on one side and FCL followed by ID saline on the other. In group 2, one cheek was treated with FCL followed by ID PRP, and the other received FCL followed by topical PRP. Each patient received 3 monthly sessions. The final assessment took place at 6 months. Results Combined PRP- and FCL-treated areas had a significantly better response (p = .03), fewer side effects, and shorter downtime (p = .02) than FCL-treated areas, but there were no significant differences in ID- and topical PRP–treated areas in degree of response and downtime (p = .10); topically treated areas had significantly lower pain scores. Conclusion The current study introduces the combination of topical PRP and FCL as an effective, safe modality in the treatment of atrophic acne scars with shorter downtime than FCL alone and better tolerability than FCL combined with ID PRP.
Analisi del microbiota della pelle del viso in pazienti giapponesi con acne
Obiettivo: Abbiamo studiato il microbiota della pelle del viso di pazienti giapponesi con acne. Metodi: Sono stati ottenuti i tamponi della pelle da 100 pazienti con acne e da 28 soggetti di controllo sani in modo da valutare Propionibacterium e Staphylococcus spp. con il metodo di coltura. Con il metodo non colturale, invece, sono state valutate le specie di Malassezia; è stata valutata anche la resistenza di Propionibacterium spp. agli antibiotici. Risultati: I pazienti con acne e i controlli non hanno evidenziato differenze significative per quanto riguarda le popolazioni di Propionibacterium e Staphylococcus. Tuttavia, il numero di campioni positivi per Malassezia globosa è stato superiore nei pazienti rispetto ai controlli. Anche il numero di pazienti con ceppi di Propionibacterium spp. resistenti agli antibiotici è stato significativamente maggiore rispetto ai pazienti che ne erano privi. Conclusioni: Pertanto, il presente studio ha caratterizzato il microbiota della pelle del viso nei pazienti giapponesi con acne suggerendo una correlazione tra l'acne e le differenze quantitative nel microbiota di Malassezia. Si è inoltre constatato che la resistenza agli antibiotici di Propionibacterium spp. può influenzare la sua percentuale nella pelle. Storia della pubblicazione: Titolo: Analysis of Facial Skin-Resident Microbiota in Japanese Acne Patients Rivista: Dermatology. doi:10.1159/000356777 Autori: Numata S.a • Akamatsu H.b • Akaza N.a, c • Yagami A.a • Nakata S.c • Matsunaga K. Affiliazioni:Departments of aDermatology and bApplied Cell and Regenerative Medicine, Fujita Health University School of Medicine, and cResearch Laboratories, Nippon Menard Cosmetic Co. Ltd., Toyoake, Japan Abstract: Objectives: We investigated the facial skin microbiota of Japanese acne patients. Methods: Skin swab samples were obtained from 100 acne patients and 28 healthy controls to evaluate Propionibacterium and Staphylococcus spp. using a culture method. Malassezia spp. were evaluated using a nonculture method. Antibiotic resistance of Propionibacterium spp. was also examined. Results: Acne patients and controls did not show significant differences in Propionibacterium and Staphylococcus spp. populations. However, the number of Malassezia globosa from patients was greater than that from controls. Moreover, the number of Propionibacterium spp. from patients carrying antibiotic- resistant strains was significantly greater than that from patients not carrying them. Conclusions: The present study characterized the facial skin microbiota of Japanese acne patients, suggesting a correlation between acne and quantitative differences in Malassezia microbiota. It was also found that the antibiotic resistance of Propionibacterium spp. may affect its abundance in the skin.
Mortalità per malattie cutanee non neoplastiche negli Stati Uniti
L' Obiettivo di questo studio è stato quello di cercare di stimare la reale mortalità delle malattie cutanee non neoplastiche negli Stati Uniti. Metodi Dal 1999 al 2009, sono stati raccolti i dati dei certificati di morte che descrivevano la mortalità per le malattie cutanee non neoplastiche: questi dati sono stati utilizzati per calcolare i numeri assoluti di morte, la mortalità aggiustata per età in base all'anno e ai dati demografici dei pazienti, nonché le 10 diagnosi più frequenti. Leggi tutto...
Rispetto delle misure di prevenzione della gravidanza durante la terapia con isotretinoina
Nonostante la partecipazione al programma iPLEDGE, circa 150 donne ogni anno iniziano una gravidanza durante il trattamento con isotretinoina. A questo problema potrebbe contribuire la non conformità alla richiesta di astensione o il non utilizzo contemporaneo di due metodi contraccettivi. Leggi tutto...
Iperuricemia nei pazienti con psoriasi a placche cronica
Finora solo pochi studi hanno esaminato l'associazione tra gli elevati livelli sierici di acido urico (SUA) e la psoriasi; nella maggior parte dei casi i risultati sono stati anche inconcludenti perché non hanno preso in considerazione gli effetti confondenti della sindrome metabolica. Leggi tutto...
Anticorpi neutralizzanti contro la neurotossina botulinica di tipo A in medicina estetica
Cinque case report Le iniezioni di neurotossina botulinica rappresentano una valida modalità di trattamento per molte indicazioni terapeutiche e sono utili anche in campo estetico per il ringiovanimento facciale. Siccome, per avere successo il trattamento ha bisogno di diverse iniezioni nel co Leggi tutto...

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